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Il cardinale Parolin a Palazzo Giustiniani Il cardinale Parolin a Palazzo Giustiniani

Medio Oriente, Parolin: grande preoccupazione per un incendio generale

Il segretario di Stato, a margine di un evento al Senato sul cardinale Achille Silvestrini, commenta i recenti attacchi nel Mar Rosso e a Erbil: se non saranno prese misure contrarie il conflitto si allargher脿. Il cardinale rilancia l鈥檃ppello del Papa per i lavori a Davos per 鈥渦n鈥檈conomia inclusiva e sociale鈥 ed esprime l鈥檃uspicio che i valori dei cattolici, come quello della vita, 鈥減ossano trovare spazio nella politica di oggi ed essere tradotti nella realt脿鈥

Salvatore Cernuzio 鈥 Città del Vaticano

Guarda 鈥渃on grande preoccupazione鈥, il segretario di Stato Pietro Parolin, ai recenti attacchi nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi, all鈥檈scalation delle violenze a Gaza e anche all鈥檃ssalto missilistico iraniano a Erbil, nel Kurdistan iracheno. Il timore, 鈥渟e non saranno prese misure contrarie鈥, è di 鈥渦n allargamento, una escalation鈥 del conflitto: 鈥淧roprio quello che si voleva evitare鈥. Proprio quello per cui anche oggi il Papa all鈥檜dienza generale ha espresso la sua angoscia. 鈥淯no dei punti fondamentali è che non si allargasse questo conflitto鈥︹, dice il cardinale in dialogo con alcuni cronisti a margine di un evento a Palazzo Giustiniani, in Senato, sulla figura dell鈥檌ndimenticato cardinale Achille Silvestrini. 鈥淚l pericolo c鈥è, gli animi sono talmente appassionati e la situazione è delicata鈥 Bisogna fare in modo che ciascuno cerchi di controllare le reazioni in modo tale che non ci sia un incendio generale鈥.

Due popoli, due Stati "la soluzione" 

Con fermezza, entrando nello specifico del conflitto tra Israele e Hamas, il porporato ribadisce quella che per la Santa Sede è la 鈥渟oluzione鈥: due popoli, due Stati. La storica ipotesi che Hamas, attraverso le parole di oggi del suo leader all'esterno Khaled Meshal, ha detto di rifiutare categoricamente. 鈥淧er noi invece due popoli, due Stati continua ad essere la soluzione. L鈥檌mportante è anche lì trovare la maniera di realizzare il dialogo perché si possa materialmente farlo鈥.

Parolin a Palazzo Giustiniani
Parolin a Palazzo Giustiniani

Impegnati per la dimensione umanitaria in Ucraina

Con apprensione Parolin guarda poi alle sorti dell鈥橴craina e ribadisce il coinvolgimento della Santa Sede per una soluzione di pace: 鈥淎nche se noi ci limitiamo, almeno finora, alla dimensione umanitaria鈥, chiarisce. 鈥淯no dei dieci punti della cosiddetta piattaforma di pace di Zelensky tratta dell鈥檜manitario ed è lì che la Santa Sede concentra il suo sforzo鈥. Circa la conferenza di Pace di alto livello richiesta dallo stesso Zelensky a Davos, dove è intervenuto al Forum Economico Mondiale, al via ieri, Parolin spiega che, come già nelle tre precedenti edizioni (l鈥檜ltima in Arabia Saudita), la Santa Sede vi prenderà sicuramente parte: 鈥淥ra a questa riunione sta partecipando il rappresentante permanente a Ginevra, monsignor Ettore Balestrero, incaricato dalla Segreteria di Stato鈥.

Un'economia inclusiva e sociale

Con lo sguardo ancora a Davos, il segretario di Stato rilancia l鈥檃ppello contenuto nel messaggio di Papa Francesco inviato stamane ai partecipanti, e cioè quello di impegnarsi per 鈥渦n鈥檈conomia inclusiva e sociale鈥 che 鈥減ur regolandosi con i criteri economici, non escluda nessuno e sia a favore dello sviluppo e delle persone e delle persone più vulnerabili. Al servizio dell鈥檜omo鈥.

Cristiani perseguitati: un diritto di tutte le religioni essere rispettate

Da parte del cardinale anche un commento sul rapporto presentato sempre questa mattina alla Camera dei Deputati della SA国际传媒 Watch List di Open Doors sulla persecuzione dei cristiani del mondo: circa 365 milioni le persone che subiscono violenza e persecuzioni a causa del proprio credo. Anche quella per la Santa Sede è una 鈥済rande preoccupazione鈥, afferma il cardinale: 鈥淚 cristiani in tante parti del mondo non hanno quel minimo di libertà religiosa che è loro diritto e che è diritto di tutte le religioni di essere rispettate nelle loro manifestazioni di fede. D鈥檃ltra parte, il Vangelo l鈥檃veva già previsto鈥 Con questo non vogliamo promuovere queste cose ma è un po鈥 la condizione dei cristiani nel mondo di trovare ostilità, opposizione, persecuzione. È la testimonianza nel nome di Gesù che comporta questo鈥.

Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano
Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano

Dialogo con la politica

Il segretario di Stato ricordando la figura di Silvestrini e il suo ruolo di 'ponte' con la politica e le istituzioni, si esprime sul tipo di dialogo possibile oggi tra politica e Santa Sede. Un dialogo necessario, secondo il cardinale: 鈥淐i deve essere, ma se ricordate 鈥 afferma - il Papa a inizio pontificato disse che i rapporti con la politica italiana sono di competenza della CEI. Però credo che nella particolare situazione che viviamo non ci si possa esimere dal rapporto con la Santa Sede. L鈥檌mportante è che ci sia un coordinamento, una collaborazione, tra Santa Sede e CEI in modo tale che si portino avanti gli stessi punti鈥.

Spazio ai valori cristiani in politica

Sulla stessa scia, al cardinale anche una domanda sui 30 anni della fine della Democrazia Cristiana che ricorrono in questi giorni: forse si sente la mancanza di un soggetto politico portatore delle istanze dei cattolici? 鈥淚l passato non si può ripetere鈥, replica Parolin. 鈥È stata una stagione che ha avuto le sue grandezze e le sue debolezze e anche i suoi limiti, che però è finita e sappiamo come. Al di là della formula, l鈥檌mportante è che i valori dei cattolici - che poi sono valori umanistici - possano trovare spazio nella politica di oggi e anche essere tradotti nella realtà鈥.

Valori come la 鈥渟olidarietà鈥, la 鈥渟ussidiarietà鈥, che sono anche 鈥減rincipi della nostra Costituzione鈥, specifica Parolin. Valori come pure il fine vita, tema divenuto centrale nei giorni scorsi con la legge non approvata in Veneto: 鈥È un tema nostro. La vita in tutte le sue fasi, le sue dimensioni, le sue espressioni, dall鈥檌nizio naturale alla fine naturale鈥, rimarca il cardinale.  

Sostegno all'Africa

In conclusione l鈥檃uspicio che si possa dare sostegno al Piano Mattei per l鈥橝frica, sul quale il 28 e il 29 gennaio si terrà una conferenza internazionale proprio in Senato. 鈥淟鈥橝frica ha bisogno della collaborazione internazionale. L鈥橝frica deve risolvere i problemi da sé stessa鈥, chiosa il cardinale. 鈥淣on lo può fare se non c鈥è una collaborazione e un aiuto disinteressato della comunità internazionale鈥.

A Parolin, da parte dei giornalisti, anche gli auguri per il suo 69.mo compleanno che festeggia oggi.

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17 gennaio 2024, 17:30