#NotAlone, a San Pietro la testimonianza di un mondo che crede nella fraternit脿
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Un evento fortemente voluto da Papa Francesco e molto atteso, quello che si vivrà domani in Piazza San Pietro, a partire dalle ore 16, aperto a chiunque voglia partecipare, ma che avrà inizio già dal mattino con incontri che vedranno la presenza di circa 30 Premi Nobel insieme al mondo dei giovani, dell鈥檃ssociazionismo, del terzo settore per capire che tipo di mondo è possibile costruire lasciandosi ispirare dall'idea della fraternità espressa dall'enciclica . Settantasei le sigle presenti: dal Movimento Cristiano Lavoratori all'Ordine Francescano Secolare, dalla Coldiretti alla Cooperativa Auxilium. Il "Not Alone" ("Non da solo") vuol rilanciare il sogno di fraternità di Francesco e sarà anche un modo per stare vicino e per pregare per il Santo Padre che era previsto fosse presente alla manifestazione.
In collegamento otto piazze del mondo
Piazza San Pietro "un luogo da aprire sempre di più al mondo per trasformarlo", secondo padre Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione Fratelli tutti che ha organizzato il Meeting - in collaborazione con la Basilica di San Pietro, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e il Dicastero per la Comunicazione -, sarà il centro dell'evento che però avrà una dimensione mondiale: otto le piazze che saranno collegate in diretta televisiva in modo che i diversi luoghi del pianeta possano condividere e diffondere esperienze di fraternità: Trapani, per restare ancora in Italia, per poi raggiungere il Congo (Brazzaville), la Repubblica Centrafricana (Bangui), l'Etiopia, l'Argentina (Buenos Aires), Israele (Gerusalemme), il Giappone (Nagasaki), fino al Perù (Lima). E accanto a testimoni di fraternità e artisti come Andrea Bocelli, Al Bano, Amara Roberto Bolle, Giovanni Caccamo, Cristicchi, Hauser, Carly Paoli, Piccolo Coro dell鈥橝ntoniano, Mr. Rain, Amii Stewart e Paolo Vallesi, presentati da Carlo Conti, famiglie e associazioni insieme a quanti vivono ai margini della società, dai più poveri e senza fissa dimora ai migranti e alle vittime di violenza e del traffico di esseri umani.
La stretta di mano tra un ragazzo russo e uno ucraino
Ragazzi e ragazze di tutto il mondo si prenderanno per mano per trasformare l鈥檃bbraccio del colonnato del Bernini in un segno concreto di fraternità. Un gesto, informano gli organizzatori, proposto dal filantropo argentino Alejandro Roemmers. E in un momento in cui viviamo il dramma di una nuova guerra in Europa, "due giovani, un ucraino e un russo - secondo quanto dichiarato dal cardinale Mauro Gambetti, vicario del Papa per la Città del Vaticano e presidente della Fondazione Fratelli tutti -, si stringeranno la mano per esprimere il desiderio di pace dell鈥檌ntera umanità". Al termine dell'incontro sarà firmata una 鈥淒ichiarazione della fraternità鈥 per ribadire al mondo il 鈥渘o alla guerra鈥 della Chiesa e l鈥檌mpegno al dialogo e alla costruzione della pace.
Un programma di arte e condivisione fino alle 22
L鈥檌ncontro sarà trasmesso in diretta televisiva da Vatican Media, in mondovisione su Rai 1 dalle 17 alle 18:45 e in streaming e sui canali Facebook e YouTube, ma per chi sarà in Piazza San Pietro, il cui accesso è previsto dalle 14, e nei dintorni, la manifestazione si prolungherà fino a sera e dalle 20.45 fino alle 22, in piazza si esibiranno tra la gente circensi e artisti di strada. Nei numerosi stand in allestimento lungo via della Conciliazione - tra la curiosità dei numerosi turisti che sbirciano i lavori, qualcuno chiedendo "ma quando aprirà"? - la Coldiretti offrirà il cibo delle campagne italiane come segno di condivisione e di fraternità. E' coinvolta la Fondazione Campagna Amica che sintetizza il suo impegno nello slogan: "L'agricoltura è inclusione, solidarietà, fratellanza". A tutti i partecipanti all'evento sarà data una zolla di terra e un seme per far crescere la pianta della fraternità con l'impegno di portare il prossimo anno il fiore che ne nascerà. Tra le immagini che fanno da sfondo alla giornata di sabato c'è infatti anche il giardino, simbolo della Terra che le donne e gli uomini sono chiamati a popolare, irrigare, abitare e custodire.
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