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Benedetto XVI in Piazza di Spagna a Roma per la solennit脿 dell'Immacolata Concezione, 8 dicembre 2006 Benedetto XVI in Piazza di Spagna a Roma per la solennit脿 dell'Immacolata Concezione, 8 dicembre 2006  (L'OSSERVATORE ROMANO)

Veltroni: Benedetto XVI ha ascoltato i problemi della citt脿 di Roma

Walter Veltroni era sindaco della capitale nei primi anni di pontificato di Benedetto XVI. Ai nostri microfoni parla del Papa emerito e ricorda: "Quella carezza a una mamma, un gesto di grande umanit脿. Mi hanno sempre colpito la sua sensibilit脿 e la sua mitezza"

Andrea De Angelis - Città del Vaticano

鈥淚l mio ricordo di Benedetto XVI è legato a un gesto: ci fu un incidente a Roma nella metropolitana e morì una ragazza a Piazza Vittorio". Walter Veltroni, sindaco della Città eterna nel 2005, l'anno in cui Ratzinger venne eletto Papa, parte da questo episodio per raccontare i suoi sentimenti e le sue emozioni nei riguardi di Benedetto XVI. "Io andai a casa di questa ragazza, a Pontecorvo, in provincia di Frosinone, - prosegue - a trovare i genitori. Sua madre era una donna di una fede molto forte e per consolarla in quel momento terribile le chiesi se avrebbe avuto piacere di incontrare il Papa. Così organizzammo l鈥檌ncontro con Benedetto XVI: lui diede una carezza sul volto di questa donna, un gesto semplice ma di grande umanità鈥.

Profondità di pensiero e mitezza interiore

Non fu l'unico incontro. 鈥淣elle successive occasioni - afferma l'ex sindaco - ho sempre avuto la sensazione di una persona molto gentile, corretta, con un grado di ascolto che si elevava quando si parlava dei problemi sociali della città e del modo con cui cercavamo di risolverli. Per cui, se dovessi descriverlo, direi che trasmetteva una percezione di mitezza鈥. Veltroni sottolinea anche il profondo senso di cultura che esprimeva Benedetto XVI: 鈥淟a cultura non è qualcosa che riguarda solo chi ha letto i libri, ma è qualcosa che si respira nell鈥檃ria, nella vita di una comunità civile, religiosa, politica. E' il piacere del dubbio, il piacere della ricerca, del viaggio e della libertà. In Ratzinger si sentiva questa profondità. Questa dimensione del pensiero e della sensibilità mi hanno sempre colpito. In un tempo in cui la cultura, persino l'educazione, e la gentilezza sono considerati quasi un reato, quando ci si trova di fronte a una profondità di pensiero e ad un'intensità interiore si rimane sempre impressionati鈥.

Un'intolleranza inaccettabile non accogliere Benedetto 

Veltroni fa poi riferimento alla vicenda che coinvolse Ratzinger e l'Università La Sapienza di Roma, quando il Papa rinunciò alla visita all鈥橝teneo dopo una serie di proteste che erano seguite all'annuncio dell'evento. Definì l'episodio "un'intolleranza inaccettabile". E spiega: 鈥淧er me la parola non è contenibile, non si può impedire alla parola di esprimersi, tranne casi in cui le parole siano cariche di  violenza o istigatrici di reati. Altrimenti nessuno può negare agli altri il diritto di esprimere le proprie opinioni鈥. "Noi siamo immersi in un tempo di intolleranza - aggiunge - in cui si pensa che l'altro sia un pericolo, che il pensiero dell'altro sia un pensiero eretico se non corrisponde al nostro. E questo è un prodromo alla violenza e alla guerra. Il primo passo per fermare tutto questo, è accettare che ciascuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni e mettersi in ascolto di quelle degli altri". 

L'umile lavoratore dell'inizio pontificato e la rinuncia finale 

Infine, l鈥檈x sindaco di Roma si sofferma sul momento della rinuncia di Papa Benedetto XVI al Pontificato legata, a suo parere, al momento dell'elezione. 鈥淨uando si aprì la finestra - ricorda Veltroni - e comparve Ratzinger l鈥檌mpressione fu quella racchiusa nella ormai nota frase 鈥榣鈥檜mile lavoratore nella vigna del Signore鈥: l鈥檌dea, anche affascinante, che un uomo di quella cultura e formazione si predisponesse alla funziona pastorale racchiusa nell鈥檌dentità e nel ruolo del Papa con questo atteggiamento e stato d鈥檃nimo. Nella sua rinuncia finale, il discorso in latino somiglia molto al suo discorso dell'inizio: il segno di quella rinuncia è analogo al segno di quella frase. Quando si è reso conto di non avere più la forza di guidare la Chiesa in un momento molto difficile - conclude - ha fatto un gesto che corrispondeva al suo programma iniziale鈥.

Ascolta l'audio integrale con l'intervista a Walter Veltroni

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03 gennaio 2023, 14:02