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Il cardinale Stella in visita pastorale a Cuba Il cardinale Stella in visita pastorale a Cuba 

Il cardinale Stella a Cuba a 25 anni dalla visita di Papa Wojtyla

Dal 23 gennaio e fino al 10 febbraio prossimo il porporato si trova nell鈥檌sola caraibica per una serie di incontri con le comunit脿 ecclesiale e le cariche istituzionali nel ricordo della storica visita di San Giovanni Paolo II

Alessandro De Carolis - Città del Vaticano

La storia durò 5 giorni e rimase Storia. Il 21 gennaio del 鈥98 Giovanni Paolo II sbarca a L鈥橝vana, l鈥檌sola della rivoluzione di Fidel Castro dove il Papa che aveva dato una spallata al Muro di Berlino vuole portare la rivoluzione del Vangelo. E questo accadde, ricorda a distanza di 25 anni da quelle giornate il cardinale Beniamino Stella che da una settimana si trova a Cuba per un anniversario che all'epoca lo vide protagonista, in veste di nunzio apostolico, accanto a Papa Wojtyla.

La fede nelle piazze

Nella prima Messa celebrata il 24 gennaio nella cattedrale de L鈥橝vana, il porporato ha sottolineato l鈥檈redità di quel passaggio. 鈥淐on uno sguardo retrospettivo, che è fondamentalmente uno sguardo di fede, riconosciamo - ha affermato - la presenza di San Giovanni Paolo II come un momento di grazia e di benedizione per questa nazione, per tutti i suoi figli e figlie鈥. I cubani, ha detto, 鈥渉anno potuto fare una pubblica professione di fede nelle strade e nelle piazze鈥, permettendo a molti di riscoprire le loro radici cristiane e riscoprire 鈥渓a Chiesa come una realtà che faceva parte della vita nazionale, al servizio di tutti, senza esclusioni鈥.

Il miracolo delle mani vuote

Dopo la celebrazione eucaristica iniziale, per il cardinale Stella - accolto al suo arrivo dal presidente Miguel Díaz Canel - è cominciato un giro sistematico delle comunità ecclesiali locali. Oltre a vari incontri, il prefetto emerito della Congregazione per il Clero, che a Cuba rimase come nunzio apostolico dal 鈥92 al 鈥99, ha presieduto una Messa al giorno in vari santuari e chiese dell鈥檌sola, passando di diocesi in diocesi. Ieri in particolare è stata la volta della cattedrale di Matanzas, appena rinnovata. Soffermandosi sulle Beatitudini, tema centrale del Vangelo domenicale, il porporato ha messo in luce il valore del discorso di Gesù, intreccio di umiltà e amore. 鈥淪o - ha detto - che vi vivete come una Chiesa povera, piccola e vulnerabile鈥, ma io stesso quando ero nunzio apostolico - ha soggiunto - 鈥渟entivo spesso il mio amico monsignor Adolfo Rodriguez dire che la Chiesa a Cuba non poteva lamentarsi del suo Signore e lamentarsi del fatto che non le avesse dato nulla, perché Dio le aveva concesso quello che diceva Bernanos: il miracolo delle mani vuote, che sono le mani capaci di dare anche quello che non hanno鈥.

Un miracolo, ha concluso, testimoniato durante gli anni della pandemia e anche, ha ricordato, nell鈥檌ncendio scoppiato lo scorso agosto alla periferia della città tra le supercisterne di un deposito di carburante. Alle vittime di questa tragedia e a quelle del Covid è stata dedicata la liturgia eucaristica.

 

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30 gennaio 2023, 14:10