SA国际传媒

Il primo Papa immortalato dalla macchina da presa

La pellicola pi霉 importante custodita in Filmoteca 猫 senza dubbio quella che ritrae Leone XIII nei giardini vaticani a fine Ottocento. Si tratta del primo Papa della storia immortalato dalla macchina da presa agli albori del cinema

Eugenio Bonanata 鈥 Città del Vaticano

Diciamolo subito: c鈥è un鈥檌mprecisione dietro la prima apparizione di un Pontefice sul grande schermo che è bene chiarire una volta per tutte. La nota e breve sequenza relativa a Papa Gioacchino Pecci è sempre stata attribuita ai fratelli Lumiére. Eppure possiamo dire con certezza che non è così. A confermarlo è lo storico della Scuola Normale Superiore di Pisa, Gianluca della Maggiore, nella seconda puntata del Web Doc sulla Filmoteca Vaticana, intitolata 鈥業l primo incontro鈥.

La revoca della concessione

鈥淨uelle immagini sono un breve estratto delle riprese effettuate in Vaticano nel 1898 dall鈥檃mericano William K. Dickson, operatore della compagnia Biograph鈥, afferma della Maggiore che parla di un intero fascicolo sulla questione custodito presso l鈥橝rchivio Segreto Vaticano. La Santa Sede revocò la concessione data allo statunitense denunciando lo scandalo della 鈥減ura speculazione鈥 e della 鈥渄egradazione鈥 a cui venne sottoposta l鈥檌mmagine del Papa.

I fatti

Ma cosa successe? 鈥淟e immagini di Leone XIII riprese da Dickson 鈥 racconta della Maggiore - cominciarono a circolare in quel palinsesto mobile che era il cinema delle origini, tra attrazioni di vario genere: varietà, esibizioni di ballo, numeri da circo, o altri film 鈥榥on degni dell鈥檃ltissimo rispetto di cui doveva essere sempre e dovunque circondata l鈥檃ugusta persona del S. Padre鈥, come si legge in un documento vaticano鈥.

L鈥檃rrivo dei Lumiére

Per tale motivo venne sottoscritto un accordo coi fratelli Lumiére, i quali garantirono il rispetto dei rigidi protocolli raggiungendo un鈥檌ntesa con la Biograph che si impegnò a cedere tutti i diritti di quelle immagini. È così che negli anni Cinquanta, quando queste riprese furono riscoperte, tornarono nella mani della Santa Sede con ben impresso il marchio Lumiére. Della Maggiore aggiunge che vennero donate a Pio XII il quale a sua volta le depositò in quella che di lì a breve sarebbe divenuta la Filmoteca Vaticana.

Le rassicurazioni al mondo

La pellicola ha un valore inestimabile. Lo storico ricorda anche che Leone XXIII aveva 88 anni e che all鈥檈poca si temeva molto per sua la salute cagionevole. 鈥淟e immagini 鈥 dice 鈥 lo ritraevano in forma, sebbene un po鈥 incurvito e claudicante, e valsero certamente a rassicurare l鈥檕pinione pubblica di tutto il mondo鈥. E sono diversi gli aneddoti che aiutano a ricostruire il clima in cui avvennero le riprese, che 鈥 è bene ricordarlo - furono effettuate dopo una quindicina d鈥檃nni dalla presa di Roma e dalla breccia di Porta Pia.

尝鈥檃苍别诲诲辞迟辞

L鈥檕peratore 鈥 racconta della Maggiore 鈥  disse al Papa: 鈥淪antità, la avverto che all鈥檃zionamento della macchina sentirà un rumore come di un ruggito鈥. Il Pontefice replicò sorridendo, con l鈥檃rguzia che lo contraddistingueva: 鈥渘on si preoccupi. L鈥檌mportante è che non mi spari una cannonata鈥. Evidentemente quello era un suono ancora ben presente nei ricordi di Leone XXII.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

16 novembre 2019, 09:00