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Il Papa: uguale dignit脿 tra uomo e donna, no a dicotomie ideologiche

Francesco visita la Universit茅 Catholique de Louvain, dove incontra i giovani studenti che in una lettera presentano le loro istanze e critiche su creato, disuguaglianze, ruolo della donna. Il Pontefice ribadisce l'importanza femminile chiedendo di non cadere in "rivendicazioni" che oppongono uomini e donne, denuncia la brutalit脿 delle guerre e i mali di corruzione e sfruttamento ed esorta a studiare per il bene comune, cercando "la verit脿 che rende liberi"

Salvatore Cernuzio - Inviato a Bruxelles

Parla di futuro e delle angosce di tanti giovani; parla di mali che distruggono il mondo, a cominciare dalla guerra che inquina pure la religione (e questa è 鈥渦na bestemmia鈥); parla di oppressione, soprusi e scarto; parla dell鈥檜rgenza del tema ecologico e dell鈥檃rroganza dei potenti che mette sempre davanti l鈥檌nteresse economico. Ma soprattutto parla della donna, la cui dignità non è sancita dalle ideologie; la donna che è 鈥渇iglia, sorella, madre鈥 per la Chiesa che, a sua volta, è 鈥減opolo di Dio鈥 e non 鈥渁zienda multinazionale鈥. Quindi la donna come persona, per questo da amare e rispettare 鈥渄al principio鈥 e non da tirare in mezzo a 鈥渞ivendicazioni鈥. Parla, insomma, delle emergenze di oggi e di domani e delle 鈥渄icotomie ideologiche鈥 che distruggono il dialogo, Papa Francesco, ai giovani studenti dell鈥橴niversité Catholique de Louvain, che incontra oggi, 28 settembre, nel penultimo appuntamento del viaggio in Belgio.

La città universitaria

Il Papa si reca nel pomeriggio nell鈥橝ula Magna di questa struttura ultra moderna, nata nel 1968 dopo la divisione dalla Katholieke Universiteit Leuven, visitata ieri. Divisione dovuta alle differenze linguistiche: francese la UC Louvain, fiamminga la KU Leuven. L鈥橝teneo sorge nella nuova città creata per ospitarlo, Louvain-la-Neuve, a circa 24 km a sud-ovest di Lovanio, affacciata su un lago con ampi spazi verdi, brasserie, palestre, B&B e spazi decorati da murales. L'opposto, quindi, dalle antiche mura in legno e l鈥檃rchitettura gotica della Katholieke Universiteit. È evidente, qui, il tocco di quei giovani che sentono impellenti le battaglie per la cura del Creato e per un maggiore spazio della donna nella Chiesa e nella società, come scrivono in una lettera frutto di un lavoro congiunto di mesi da parte di studenti, docenti e ricercatori.

Musica e applausi

La leggono a inizio evento in Aula Magna, con il palco dalla moquette blu elettrico. Sopra ci si esibisce l鈥檕rchestra dell鈥橴niversità che saluta l鈥檌ngresso del Papa con una versione jazz de 鈥淚l Cantico delle Creature鈥, che parte già alla firma il Libro d鈥檕nore e prosegue anche durante l鈥檃pplauso scrosciante di quasi 4 minuti che accompagna l鈥檈ntrata di Francesco.

Ancora musica, questa volta brani classici rivistati con il basso, mentre si proietta un video su transizione ecologica ed ecosistema. Poi il saluto della rettrice, Françoise Smets, che assicura l鈥檌mpegno dell鈥橝teneo per 鈥渓a costruzione dei cambiamenti鈥 attraverso ricerca, insegnamento e servizio alla società, a partire dalla enciclica Laudato si鈥. Impegno non solo per il creato ma anche per contrastare le disuguaglianze e favorire un maggiore protagonismo femminile. Il Papa si alza in piedi per stringerle la mano, poi prende la parola e offre indicazioni sugli stessi temi.

Le donne nella Chiesa e nella società

Il ruolo delle donne nella Chiesa, anzitutto, tema che 鈥渟ta a cuore a me ancora prima ai miei predecessori鈥, rimarca Francesco, menzionando 鈥渧iolenze e ingiustizie鈥 del passato che 鈥渋nsieme a pregiudizi ideologici鈥 pesano sul presente. Il Papa richiama tutti al punto di partenza: Chi è la donna e chi è la Chiesa. La Chiesa è donna, non è il Chiesa, è la Chiesa鈥, dice a braccio. 鈥淟a Chiesa è il popolo di Dio, non un鈥檃zienda multinazionale鈥, aggiunge. E la donna, 鈥è figlia, sorella, madre鈥. Sono 鈥渞elazioni鈥 che esprimono il nostro essere a immagine di Dio, 鈥渦omo e donna, insieme, non separatamente鈥. Dunque 鈥減ersone, non individui鈥, chiamati 鈥渇in dal principio ad amare ed essere amati鈥. Da qui viene il loro ruolo nella società e nella Chiesa, sottolinea il Pontefice.

Ciò che è caratteristico della donna, ciò che è femminile, non viene sancito dal consenso o dalle ideologie. E la dignità è assicurata da una legge originaria, non scritta sulla carta, ma nella carne. La dignità è un bene inestimabile, una qualità originaria, che nessuna legge umana può dare o togliere

La Chiesa è donna

A partire da questa dignità, la cultura cristiana elabora sempre nuovamente la vocazione e missione dell鈥檜omo e della donna: 鈥淣on l鈥檜no contro l鈥檃ltro, in opposte rivendicazioni, l鈥檜omo contro la donna e la donna contro l鈥檜omo鈥, ribadisce il Vescovo di Roma. "Donna è accoglienza feconda, cura, dedizione vitale. Per questo è più importante la donna dell'uomo, ma è brutto quando la donna vuole fare l'uomo. No, è donna. E questo è importante"

Ricordiamo: la Chiesa è donna, non maschio

"Apriamo gli occhi - aggiunge il Pontefice - sui tanti esempi quotidiani di amore, dall鈥檃micizia al lavoro, dallo studio alla responsabilità sociale ed ecclesiale, dalla sponsalità alla maternità, alla verginità per il Regno di Dio e per il servizio".

Il male violento e arrogante

Papa Francesco si sofferma poi sul male 鈥渧iolento e arrogante鈥 che distrugge ambiente e popoli: 鈥淪embra non conoscere freno鈥, scandisce. La guerra ne è 鈥渆spressione più brutale鈥. 鈥淚n un Paese che non nomino gli investimenti che danno più rendita sono la fabbrica delle armi鈥, aggiunge a braccio. Anche corruzione e moderne schiavitù sono mali, mali che talvolta 鈥渋nquinano la stessa religione鈥 rendendola 鈥渟trumento di dominio鈥. 鈥淢a questa è una bestemmia鈥, afferma il Papa.

Persino il nome del padre, che è rivelazione di cura, diventa espressione di prepotenza. Dio è Padre, non padrone; è Figlio e Fratello, non dittatore; è Spirito d鈥檃more, non di dominio.

鈥淣oi cristiani sappiamo che il male non ha l鈥檜ltima parola, che ha, come si dice, i giorni contati. Questo non toglie il nostro impegno, anzi lo aumenta: la speranza è una nostra responsabilità鈥, assicura Papa Francesco. 鈥淟a speranza mai delude鈥, ripete tre volte.

L'interesse economico

Di speranza parla pure in relazione al rapporto fra Cristianesimo e ecologia, che sintetizza in tre parole: riconoscenza, missione, fedeltà. Riconoscenza, perché 鈥渜uesta casa ci è donata: non siamo padroni, siamo ospiti e pellegrini sulla terra鈥. Missione, nel senso che 鈥渘oi siamo nel mondo per custodire la sua bellezza e coltivarla per il bene di tutti, soprattutto dei posteri, il prossimo nel futuro鈥. Ma nessun piano di sviluppo potrà riuscire 鈥渟e restano arroganza, violenza, rivalità nelle nostre coscienze鈥, ammonisce il Papa. Occorre andare alla radice e cioè alla 鈥渁rrogante indifferenza dei potenti, che mette sempre davanti l鈥檌nteresse economico鈥. "Il diavolo entra dalle tasche", ribadisce.

Finché sarà così, ogni appello sarà messo a tacere o verrà accolto solo nella misura in cui è conveniente al mercato. E finché il mercato resta al primo posto, la nostra casa comune subirà ingiustizia

鈥淥spiti, non despoti鈥, raccomanda Papa Francesco ai giovani studenti, 鈥渃onsiderate la cultura come coltivazione del mondo, non solo delle idee鈥.

"Coltivare la natura鈥, a partire da quella umana

Da qui l'atteggiamento della fedeltà, a Dio e all鈥檜omo, nell鈥檕ttica di uno sviluppo integrale che faccia da contrasto a 鈥渙ppressione鈥 e 鈥渟carto鈥. Tutti 鈥渟oprusi鈥 che la Chiesta stigmatizza. L鈥檕pzione è tra 鈥渕anipolare la natura鈥 e 鈥渃oltivare la natura鈥, a partire da quella umana, evidenzia il Papa: 鈥淧ensiamo all鈥檈ugenetica, agli organismi cibernetici, all鈥檌ntelligenza artificiale. L鈥檕pzione tra manipolare o coltivare riguarda anche il nostro mondo interiore鈥.

Non studiare solo in funzione del lavoro

Infine il Pontefice incoraggia i giovani a proseguire gli studi non solo con metodo ma con uno 鈥渟tile鈥 dato dalla "cura vicendevole". Bisogna poi studiare non solo per trovare lavoro, perché il rischio è di finire a vivere in funzione di quello e diventare 鈥渕erce鈥. 鈥淣on si vive per lavorare, ma si lavora per vivere鈥, raccomanda il Papa. Poi invita a porsi una domanda: 鈥淧rima di chiederci se studiare serve a qualcosa, preoccupiamoci di servire qualcuno. Una bella domanda che uno studente universitario può fare è: a chi servo io?鈥.

鈥淟a verità ci rende liberi鈥

Infine un mandato: 鈥淟o studio ha senso quando cerca la verità鈥 con animo critico, eh!鈥. Ci vuole un 鈥渁tteggiamento di criticità鈥 per trovare la verità che è sempre 鈥渁ccogliente, disponibile, generosa鈥, 鈥渓a verità ci rende liberi鈥. 鈥淢i rattrista 鈥 dice a braccio il Papa - quando trovo in qualsiasi parte del mondo università che preparano gli studenti soltanto a guadagnare. Troppo individualistico, nessuna comunità鈥 Non serve lo studio senza farlo insieme, ma domina. Invece la verità ci rende liberi鈥.

鈥淰olete la libertà?鈥, domanda Jorge Mario Bergoglio agli studenti cattolici del Belgio, allora 鈥渟iate ricercatori e testimoni di verità鈥. E soprattutto 鈥渘on entrate in lotte con dicotomie ideologiche. La Chiesa è donna e questo ci aiuterà tanto鈥, conclude, domandando preghiere per sé stesso: 鈥淓 se qualcuno non prega o non sa pregare, almeno mandi buone ondate!鈥.

La lettera degli studenti

Nella lettera, letta prima dell'intervento del Papa, i firmatari partono da una domanda portante: 鈥淐ome possiamo guardare con serenità al futuro se la vita, in tutta la sua diversità, sta crollando intorno a noi?鈥. 鈥淟a società dei consumi" invita le nuove generazioni 鈥渁 godere materialmente del presente", scrive la comunità della UC Louvain. Tuttavia le conoscenze acquisite li 鈥渃onvincono che una catastrofe è in arrivo鈥, facendoli sentire 鈥渋ncapaci di fermarla鈥. Questo può portare 鈥渁 una sensazione, sia mentale che fisica, di soffocamento鈥, recita ancora la missiva che rimarca anche la volontà di rileggere le 鈥渞elazioni di dominio鈥 che in seguito alle 鈥渋mprese coloniale europee鈥 hanno creato quello che il Papa stesso ha definito 鈥渄ebito ecologico鈥. 

Nella lettera un appello va poi alla Chiesa poiché, nel suo processo di 鈥渟viluppo integrale鈥, possa 鈥渢enere conto delle disuguaglianze di classe, genere e razza鈥. Quindi studenti e docenti denunciano "una divisione ingiusta del lavoro in nome di una presunta propensione 鈥渘aturale鈥 che porta a una divisione sessuale del lavoro". "La teologia cattolica tende a rafforzare questa divisione attraverso la sua 'teologia della donna', che ne esalta il ruolo materno e le proibisce l鈥檃ccesso ai ministeri ordinati. Qual è dunque il posto delle donne nella Chiesa?", è un'altra domanda posta nel documento. La comunità accademica di Lovanio si mostra critica pure sull'ideale di "giustizia sociale" che "non si estende alla giustizia di genere: trascura il fatto che la povertà è ancora prevalentemente femminile e che sono le donne che hanno sofferto e continuano a soffrire più crudelmente del sistema di dominio".

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28 settembre 2024, 17:50