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Urbi et Orbi, il Papa: la pace non si costruisce con le armi, ma tendendo le mani

Il Pontefice ricorda come il Risorto sia l'unico che possa far rotolare il masso della guerra e delle crisi umanitarie dal cammino dell'umanit脿 e aprirla al cammino della vita. Francesco prega per le vittime e per i bambini in Israele, Palestina e Ucraina chiedendo lo scambio di ostaggi e il cessate-il-fuoco nella Striscia. Un ricordo anche per la Siria, il Libano, Haiti, il popolo Rohingya e i Paesi africani in difficolt脿. E sottolinea: "Tanto spesso il dono della vita 猫 disprezzato dall'uomo"

Michele Raviart - Città del Vaticano

Nel giorno in cui risuona tutto il mondo l鈥檃nnuncio che Cristo è risorto, tanti massi pesanti chiudono le speranze dell鈥檜manità come la grossa pietra chiudeva il sepolcro. Sono i massi delle guerre, come quelle in Israele, Palestina, Ucraina e Siria; quelli delle crisi umanitarie come a Gaza ad Haiti e dei Rohingya in Myanmar; quelli della violazione dei diritti umani e della tratta delle persone che riguardano i migranti e i bambini. Nel giorno in cui la Chiesa rivive lo stupore delle donne davanti alla tomba di Gesù aperta e vuota, Papa Francesco, nella benedizione dalla loggia centrale della basilica di San Pietro davanti a 60 mila fedeli, ci ricorda che solo Lui è risorto ed è 鈥渃apace di far rotolare le pietre che chiudono il cammino verso la vita鈥 aprendoci le porte della vita, 鈥渃he continuamente chiudiamo con le guerre che dilagano nel mondo鈥. Solo Dio ha potuto infatti aprire la via nuova che passa per il sepolcro vuoto, quella della vita in mezzo alla morte, della pace, della riconciliazione e delle fraternità in mezzo alla guerra, l鈥檕dio e l鈥檌nimicizia. Solo Lui toglie il peccato del mondo e perdona i nostri peccati e 鈥渟enza il perdono Dio quella pietra non si toglie鈥.

La sofferenza negli occhi dei bambini

Con lo sguardo a Gerusalemme e a tutte le comunità cristiane della Terra Santa, il pensiero del Papa va alle vittime dei tanti conflitti del mondo: che Cristo Risorto apra una via della pace per le martoriate popolazioni di Israele e Palestina e Ucraina. Nel rispetto del diritto internazionale, Francesco auspica uno scambio generale 鈥渢utti per tutti鈥 dei prigionieri tra Russia e Ucraina e lancia un nuovo appello affinché 鈥渟ia garantita la possibiltà di accesso agli aiuti umanitari a Gaza, esortando a un pronto rilascio degli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso e a un immediato cessate-il-fuoco nella Striscia鈥.

Non permettiamo che le ostilità in atto continuino ad avere gravi ripercussioni sulla popolazione civile, ormai stremata, e soprattutto sui bambini. Quanta sofferenza vediamo negli occhi dei bambini... Hanno dimenticato di sorridere quei bambini in quelle terre di guerra. Con il loro sguardo ci chiedono: perché? Perché tanta morte? Perché tanta distruzione? La guerra è sempre un鈥檃ssurdità e una sconfitta! Non lasciamo che venti di guerra sempre più forti spirino sull鈥橢uropa e sul Mediterraneo. Non si ceda alla logica delle armi e del riarmo. La pace non si costruisce mai con le armi, ma tendendo le mani e aprendo i cuori.

Papa Francesco durante la benedizione Urbi et Orbi
Papa Francesco durante la benedizione Urbi et Orbi

Non dimenticare il mondo in difficoltà

L鈥檌nvito del Papa è a non dimenticare i tanti luoghi del mondo luoghi in difficoltà, a partire dalla Siria, 鈥渃he da tredici anni patisce le conseguenze di una guerra lunga e devastante:

Tantissimi morti, persone scomparse, tanta povertà e distruzione aspettano risposte da parte di tutti, anche dalla Comunità internazionale.

Poi ricorda la situazione in Libano, bloccato da una profonda crisi istituzionale, economica e sociale, aggravate dalle ostilità alla frontiera meridionale con Israele:

Il Risorto conforti l鈥檃mato popolo libanese e sostenga tutto il Paese nella sua vocazione ad essere una terra di incontro, convivenza e pluralismo

Anche l鈥橝rmenia e all鈥橝zerbaigian sono nei pensieri del Pontefice, impegnate nei colloqui dopo la guerra in Nagorno-Karabakh:

Con il sostegno della Comunità internazionale, possano proseguire il dialogo, soccorrere gli sfollati, rispettare i luoghi di culto delle diverse confessioni religiose e arrivare al più presto ad un accordo di pace definitivo

Il Papa cita inoltre i Balcani Occidentali, dove si stanno compiendo passi significativi verso l鈥檌ntegrazione europea:

Le differenze etniche, culturali e confessionali non siano causa di divisione, ma diventino fonte di ricchezza per tutta l鈥橢uropa e per il mondo intero

La preghiera per le vittime di ogni forma di terrorismo

Francesco auspica che Cristo Risorto apra una via di speranza a chi, oltre a subire violenze e conflitti, subisce gli effetti dell鈥檌nsicurezza alimentare e dei cambiamenti climatici 鈥 tra cui la siccità che provoca carestia e fame in vaste aree dell鈥橝frica - come anche doni conforto alle vittime di ogni forma di terrorismo.

Preghiamo per quanti hanno perso la vita e imploriamo il pentimento e la conversione degli autori di tali crimini.

Che il Risorto possa assistere, continua il Papa, anche il popolo haitiano, 鈥渁ffinché cessino quanto prima le violenze che lacerano e insanguinano il Paese ed esso possa progredire nel cammino della democrazia e della fraternità鈥 e dia conforto alla popolazione Rohingya, afflitta da una grave crisi umanitaria, e apra la strada della riconciliazione in Myanmar lacerato da anni di conflitti interni, affinché si abbandoni definitivamente ogni logica di violenza鈥. Che vie di pace possano aprirsi anche in Sudan, nel Sahel, nel Corno d鈥橝frica, nella Repubblica Democratica del Congo e nella provincia di Capo Delgado in Mozambico. La luce di Cristo, augura il Pontefice, risplenda anche sui migranti e su coloro che stanno attraversando un periodo di difficoltà economica, guidando alla solidarietà tutte le persone di buona volontà per aiutare le famiglie nella ricerca di una vita migliore e della felicità.

Piazza San Pietro durante la benedizione Urbi et orbi
Piazza San Pietro durante la benedizione Urbi et orbi

Il dono della vita è spesso disprezzato dall'uomo

Nel giorno di Pasqua, afferma ancora Francesco, si celebra la vita che ci è donata dalla Risurrezione del Figlio e il Suo amore per ciascuno di noi. Un dono, la vita, che tuttavia 鈥è tanto spesso disprezzato dall鈥檜omo鈥.

鈥淨uanti bambini non possono nemmeno vedere la luce? Quanti muoiono di fame o sono privi di cure essenziali o sono vittime di abusi e violenze? Quante vite sono fatte oggetto di mercimonio per il crescente commercio di essere umani?鈥

Infine, nel giorno in 鈥淐risto ci ha resi liberi dalla schiavitù della morte鈥, il Pontefice esorta 鈥渜uanti hanno responsabilità politiche鈥 a non risparmiare sforzi nel combattere il flagello della tratta di esseri umani, lavorando instancabilmente per smantellarne le reti di sfruttamento e portare libertà a coloro che ne sono vittime鈥. Il Signore, conclude Francesco prima di augurare buona Pasqua ai fedeli in Piazza San Pietro e concedere loro l'indulgenza plenaria, 鈥渃onsoli le loro famiglie, soprattutto quelle che attendono con ansia notizie dei loro cari, assicurando loro conforto e speranza".

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31 marzo 2024, 12:15