Papa Francesco: no alla guerra, facciamo crescere una cultura della pace
Paolo Ondarza 鈥 Città del Vaticano
鈥淟a guerra è una follia, è fuori dalla ragione鈥. A sessant鈥檃nni dalla Pacem in Terris, Francesco fa proprie le parole di Giovanni XXIII e invita la Chiesa a pregare per 鈥渦na maggiore diffusione di una cultura della nonviolenza, che passa per un sempre minore ricorso alle armi, sia da parte degli Stati che dei cittadini鈥. Nel di Aprile, con l'intenzione di preghiera affidata a tutta la Chiesa cattolica attraverso la , il Vescovo di Roma ricorda che 鈥渧ivere, parlare e agire senza violenza non significa arrendersi, né perdere, né rinunciare a nulla. È aspirare a tutto鈥.
Pace, solo senza le armi
Dal momento che 鈥渙gni guerra, ogni scontro armato, finisce con l鈥檈ssere sempre una sconfitta per tutti鈥, il Pontefice esorta a far 鈥渃rescere una cultura della pace鈥. 鈥淎nche nei casi di legittima difesa鈥, sottolinea, 鈥渓'obiettivo è la pace鈥 e 鈥渦na pace duratura può essere solo una pace senza armi鈥.
Nonviolenza, guida per l'agire
Per questo l鈥檃ppello che il Papa rivolge nel Video in lingua spagnola è a fare 鈥渄ella nonviolenza, sia nella vita quotidiana che nelle relazioni internazionali, una guida per il nostro agire鈥.
Una sconfitta per tutti
I ritratti in bianco e nero di San Giovanni XXIII, Gandhi, Martin Luther King, Santa Teresa di Calcutta compaiono in mezzo agli scenari di guerra e distruzione: dall鈥橴craina al Medio Oriente, fino alle sparatorie in Paesi come gli Stati Uniti. Il messaggio è che nonostante non siano mancati i testimoni, il mondo non ha ancora imparato una lezione fondamentale: la guerra è una sconfitta per tutti.
500 morti al giorno per armi da fuoco
Secondo una fotografia di Amnesty International ogni giorno oltre 500 persone muoiono per armi da fuoco e circa 2 mila restano ferite, mentre il 44% degli omicidi è commesso con armi da fuoco. Una situazione 鈥 di legge nel comunicato della Rete Mondiale di Preghiera del Papa - direttamente collegata all'industria delle armi: ogni anno vengono prodotti 8 milioni di armi leggere e 15 miliardi di munizioni鈥. 鈥淟鈥檜nico modo possibile per fermare questa escalation鈥, aggravata dalle crisi in corso in Ucraina, Asia, Africa e Medio Oriente, 鈥è cercare di avviare, sia a livello locale che internazionale, cammini di dialogo reale, e fare della 鈥榥onviolenza鈥 鈥榰na guida per il nostro agire鈥欌.
Gesù, via della pace
鈥淒i fronte alla violenza del nostro tempo鈥, spiega P. Frédéric Fornos S.J., Direttore Internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, 鈥淔rancesco propone di pregare un intero mese 鈥榩er una maggiore diffusione della cultura della nonviolenza鈥. La pace tra i popoli inizia, infatti, nella parte più concreta e intima del cuore: quando incontro l'altro per strada, il suo volto, il suo sguardo, soprattutto colui che viene da altrove, colui che non parla come me e non ha la mia stessa cultura, colui che mi sembra strano nei suoi atteggiamenti e per questo viene chiamato 鈥榮traniero鈥. La guerra e il conflitto iniziano qui e ora, nei nostri cuori, ogni volta che permettiamo alla violenza di sostituire la giustizia e il perdono. Il Vangelo ci mostra che la vita di Gesù rivela la vera via della pace e ci invita a seguirlo. È in questo spirito che siamo chiamati a 鈥榙isarmarci鈥, nel senso di 鈥榙isarmare鈥 le nostre parole, le nostre azioni, il nostro odio鈥.
Il Video del Papa, tradotto in 23 lingue e diffuso in 114 Paesi, dal 2016 è stato visualizzato oltre 193 milioni di volte su tutte le reti sociali vaticane. La Rete Mondiale di Preghiera del Papa è una Opera Pontificia, la cui missione è di mobilitare i cattolici attraverso la preghiera e l鈥檃zione di fronte alle sfide dell鈥檜manità e della missione della Chiesa. Questo video è prodotto e realizzato dall鈥檈quipe del Video del Papa della Rete di Preghiera, con il sostegno dell鈥檃genzia La Machi e la collaborazione di Vatican Media. Ulteriori informazioni su .
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui