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Al convegno Pakistan Shahbaz Bhatti Al convegno Pakistan Shahbaz Bhatti 

Bhatti, 13 anni dall鈥檕micidio del leader cristiano operatore di pace in Pakistan

Un convegno al Senato italiano ha commemorato Shahbaz Bhatti, ministro delle Minoranze del Paese asiatico, ucciso nel marzo del 2011 da un commando terrorista per il suo impegno per la libert脿 religiosa e per l鈥檃bolizione della legge sulla blasfemia. I semi di pace e giustizia da lui piantati animano politici, avvocati, attivisti e leader religiosi che hanno preso il testimone delle sue battaglie per gli oppressi

Marco Guerra 鈥 Città del Vaticano

鈥淐redeva nella verità e nella giustizia anche a prezzo della propria vita, un impegno tutto illuminato dalla fede鈥, questo è solo uno dei ricordi che hanno celebrato la figura di Clement Shahbaz Bhatti, avvocato, cattolico pakistano e ministro delle Minoranze religiose del Pakistan, ucciso il 2 marzo 2011 a 42 anni, in un attentato condotto dagli estremisti islamici con l鈥檌ntento di silenziare una voce che si batteva per gli oppressi e a favore della libertà religiosa.

L鈥檕maggio al Senato

L鈥檕maggio a Shahbaz Bhatti è stato organizzato dall鈥橝ssociazione Cristiani Pakistani in Italia e si è tenuto a Roma lunedì 11 marzo presso Palazzo Giustiniani, sede degli uffici del Senato della Repubblica. Un evento animato da esponenti della politica, delle istituzioni e di diverse confessioni religiose che riconoscono in Shahbaz il servizio incondizionato di 鈥渦n operatore di pace鈥 che con il suo esempio ha illuminato uomini e donne di tutto il mondo.

Incarnava la politica come forma di carità

In apertura del convegno, Luisa Santolini, presidente dell鈥橝ssociazione Parlamentare Amici del Pakistan, ha sottolineato che non è stata ancora compresa la portata della figura di Bhatti che ha incarnato la beatitudine dei perseguitati e lo ha ricordato come un uomo 鈥渕ite, semplice, con sguardo limpido, da vero operatore di pace鈥. 鈥淟a vita di Bhatti - ha aggiunto - è un invito a non essere tiepidi e a combattere le ingiustizie; la strada della politica è stata bagnata dal sangue da Bhatti e per questo, come diceva Papa Paolo VI, resta la forma più nobile di carità. Si può essere santi anche facendo politica鈥. Santolini ha evidenziato infine che la libertà religiosa è il primo di tutti i diritti da cui discendono tutti gli altri.

Un omicidio annunciato

Sara Fumagalli, presidente dell鈥橝ssociazione Cristiani Pakistani in Italia, ha invece ripercorso la vita pubblica di Bhatti evidenziando che la sua santità è stata solo suggellata dal martiro dal momento che tutta la vita dell鈥檃vvocato pakistano è stata spesa per la giustizia e per gli ultimi. 鈥淕ià da studente mise un manifesto nella bacheca della scuola dicendo che non si sarebbe mai arreso. Era un uomo consacrato a Dio quindi il potere che aveva acquisito in politica lo ha trasformato in una vocazione鈥. Fumagalli ha quindi spiegato che era consapevole di tutti i rischi che correva e che il suo omicidio fu annunciato, 鈥渋l periodo in cui manifestavamo per Asia Bibi 鈥 ricorda ancora Fumagalli - si parlava non di "se" ma di "quando" Shahbaz Bhatti sarebbe stato ucciso. A nulla valsero gli appelli per dotarlo di un鈥檃uto blindata. Che testimonianza gigante!鈥. Infine Fumagalli esorta a rilanciare l鈥檃micizia tra Italia e Pakistan continuando a mettere semi di 鈥渄ialogo e pace鈥.

Un leader senza paura

Davide Dionisi, Inviato speciale del Governo italiano per la Libertà religiosa, ha affermato che l鈥檕biettivo di 鈥渜uesto convegno è mantenere un dialogo aperto, trasparente e regolare con le confessioni religiose e con i governi, fondato sul riconoscimento della loro identità e del loro contributo specifico鈥. 鈥淓ra un leader senza paura 鈥 ha aggiunto Dionisi - Nonostante avesse ricevuto minacce di morte, non abbandonò mai il suo Paese continuando nella sua opera di portavoce dei sofferenti e dei perseguitati. A distanza di 13 anni possiamo dire che il suo sacrificio e il suo impegno non sono stati vani perché i cristiani vivono e operano perché il Pakistan non ceda all鈥檈stremismo e al terrorismo鈥.

Il pastore che non lascia le sue pecore

Molto significativo l鈥檌ntervento di Paul Bhatti, fratello di Shahbaz, medico e presidente dell鈥橝lleanza delle Minoranze Pakistane, il quale ha detto che la presenza a questo evento 鈥渘on solo solleva dal dolore della mancanza di Shahbaz ma incoraggia la lotta per la libertà religiosa鈥.  Il fratello 鈥渉a dedicato 28 anni della sua vita per creare una Pakistan senza odio e senza discriminazione dove tutti possano professare la fede senza timore鈥. Paul ha poi ricordato che anche i padri fondatori del Pakistan non volevano uno stato islamico e che la bandiera del Pakistan rappresenta 鈥渓a convivenza tra il bianco delle minoranze e il verde della maggioranza islamica鈥. Il fratello ha raccontato che Bhatti già da bambino 鈥渕ostrava una fede che gli dava il coraggio di combattere鈥. Aveva solo 16 anni quando un operaio del villaggio fu accusato di blasfemia, e Shahbaz è stato lì a difenderlo e raccogliere fondi per la famiglia. 鈥淪pesso faceva l鈥檈sempio del pastore che non lascia le sue pecore nel momento di difficoltà, aveva anche proposte di aiuto dall鈥橧talia e dal Canada, ma non voleva lasciare il suo Paese鈥. Infine Paul Bhatti ha chiesto un impegno per eliminare l鈥檃nalfabetismo e l鈥檈stremismo in Pakistan, l鈥檜nica strada percorribile, a suo parere, per garantire la libertà religiosa a tutti pakistani per raggiungere l鈥檕biettivo dell鈥檃bolizione della legge sulla blasfemia.

Informare i cristiani dei loro diritti

Fra gli altri interventi, quello del direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre, Alessandro Monteduro, che ha ricordato il sacrificio di tutti martiri del XXI secolo, come i lavoratori copti uccisi dall鈥橧sis sulla spiaggia di Sirte in Libia. 鈥淚l 2 marzo 2011 segna dolorosamente la storia delle comunità cristiane di tutto il mondo 鈥 ha proseguito il direttore di Acs -, fu un delitto annunciato che non ha riguardato solo i cristiani del Pakistan ma tutte le minoranze religiose perché l'azione di Bhatti metteva al centro la valorizzazione di tutte le comunità religiose鈥. Valeria Martano, coordinatrice per l鈥橝sia di Sant鈥橢gidio, ha invece ricordato l鈥檈redità del lavoro di Bhatti, che si è concretizzata con nuovi diritti per tutte le minoranze del Pakistan. Grazie a lui esiste una legge che impone agli uffici pubblici di assumere un 5% di lavoratori appartenenti alle minoranze, è stata istituita una festa delle minoranze l鈥11 agosto e decretata l鈥檃pertura di luoghi di culto per non musulmani nelle carceri del Pakistan. E poi c鈥è chi combatte le ingiustizie e le persecuzioni tutti i giorni sul terreno come l鈥檃vvocato Tabassum Yousaf, giovane donna che ha animato il convegno raccontando il dramma dei matrimoni e delle conversioni forzate. Yousaf difende le minoranze nelle aule dei tribunali ma anche incontrando le comunità cristiane in tutto il Paese per rendere donne e uomini consapevoli dei loro diritti.

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11 marzo 2024, 18:49