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Marco Guerra 鈥� Città del Vaticano

L'Arabia Saudita, l'Iran, l'Egitto, l'Etiopia e gli Emirati Arabi Uniti dal 1° gennaio sono entrati ufficialmente a far parte dei Brics, il gruppo delle economie emergenti, fondato nel 2006 da Brasile, Russia, India, Cina, a cui si è aggiunto il Sudafrica nel 2010. Oltre ai questi nuovi cinque Paesi, era prevista l'adesione anche dell'Argentina, ma il suo nuovo presidente, Javier Milei, ha rifiutato l'invito ad aderire al blocco, ricollocando il suo Paese verso la sfera occidentale.

La presidenza Russia

La presidenza del raggruppamento nel 2024 spetta a Mosca e la Russia ospiterà il vertice annuale dei Brics ad ottobre, nella città di Kazan. Putin intanto, in una nota diffusa in occasione dell鈥檌nizio della presidenza pro tempore russa, fa sapere che una trentina di Paesi sarebbero disposti ad aderire ai Brics: "Si tratta di una dimostrazione convincente del crescente prestigio del gruppo e del suo ruolo negli affari mondiali", ha affermato. Il presidente russo sostiene inoltre che i Brics attirano sempre più Stati che condividono il desiderio di creare "un ordine mondiale multipolare e un modello giusto del sistema finanziario e commerciale globale".

Creare un鈥檃lternativa finanziaria

Secondo molti analisti, tra i principali obiettivi dei Brics c鈥�è quello di creare un鈥檃lternativa finanziaria e commerciale rispetto ad organismi internazionali, come Banca Mondiale e FMI, dominati da potenze occidentali. In particolare la Cina mira ad allargare la sua influenza nel sud del mondo mentre la Russia cerca nuove alleanze per superare le sanzioni imposte dall鈥橭ccidente dopo l鈥檌nvasione dell鈥橴craina.

Dottori (Limes): raggruppamento con molti antagonismi

Molte però sono ancora le divergenze tra le nazioni aderenti al Brics come spiega a Radio Vaticana 鈥� SA国际传媒 il consigliere scientifico della rivista specializzata Limes, Germano Dottori: 鈥淚l raggruppamento allargandosi a questi nuovi cinque Paesi diventa ancora meno coeso, si annacqua anche il presunto sentimento anti-occidentale鈥�. Tuttavia secondo Dottori alcune Nazioni 鈥渋n un mondo multipolare, per avere il massimo delle opzioni possibili, provano a sperimentare anche questa strada鈥�. Ma in questa alleanza ci sono antagonismi marcati: 鈥淨uello tra Cina e India è il più macroscopico鈥�.

Manca comunanza di vedute

L鈥檈sperto di geopolitica ritiene che non ci sono ancora le basi necessarie affinché i Brics si pongano come una guida per il sud del mondo, questo perché 鈥渘on c鈥�è comunanza di vedute su come organizzare il mondo e quali valori da proporre al suo interno鈥�. 鈥淚l raggruppamento è più lasco di quello occidentale 鈥� prosegue Dottori 鈥� che si è dato tutta una serie di istituzioni accumunate da una visione sul libero mercato, possibilmente sostenuto da ordinamenti democratici鈥�. Il consigliere scientifico di Limes riconosce tuttavia che Russia e Cina non intendono aderire ad un sistema mondiale a guida statunitense. 鈥淧echino vuole dilatare il suo raggio di azione e la Russia vuole rivolgersi ad una vasta platea di Paesi per aggirare le sanzioni, questi sono dati di fatto su cui ci sono pochi dubbi鈥�, spiega ancora Dottori, 鈥渂en diverso è immaginare i Brics che in modo compatto mettano in discussione l鈥檕rdine mondiale鈥�. Infine Dottori ricorda che il potere finanziario di Russia, Cina e India è ancora molto debole e che la moneta cinese ha un peso nelle riserve internazionali 鈥渢rascurabile鈥�: 鈥淟a strada per creare istituzioni finanziarie alternative a quelle occidentali è ancora molto lunga鈥�.