SA国际传媒

La preparazione della festa del sacrificio in Bangladesh La preparazione della festa del sacrificio in Bangladesh  (ANSA)

Bangladesh, musulmani e cristiani celebrano in fraternit脿 la festa del sacrificio

In occasione della festivit脿 islamica dell'Eid-ul-Azha, l'arcivescovo di Chittagong monsignor Hawlader, presidente della Commissione episcopale per l'unit脿 dei cristiani e il dialogo interreligioso, ha inviato un messaggio ai fedeli musulmani di tutta la nazione: "Dio vuole che le persone sacrifichino e mettano da parte l'invidia, il conflitto e la discriminazione e creino una societ脿 fatta di buone relazioni e di fratellanza"

 鈥淐ari fratelli e sorelle musulmani, ogni anno celebrate l'Eid-ul-Azha, la 'festa del sacrificio', per ottenere benedizioni di Dio. Nell'Antico Testamento della Sacra Bibbia, vediamo che le persone di fede sacrificano le loro cose migliori. Nell'Antico Testamento, Abramo era pronto a sacrificare suo figlio a Dio. La distribuzione della carne ai bisognosi, in occasione della festa, è un altro momento significativo dell鈥橢id-ul-Azha. Musulmani e cristiani credono che il sacrificio a Dio sia fruttuoso. Se facciamo dei sacrifici con cuore puro, il Signore accetta i nostri sacrifici e ci benedice鈥. Con queste parole, in occasione della festività islamica che si celebra in Bangladesh il 29 giugno, monsignor Lawrence Subrata Hawlader, arcivescovo di Chittagong e presidente della Commissione episcopale per l'unità dei cristiani e il dialogo interreligioso, si rivolge ai fedeli musulmani in un messaggio diffuso in tutta la nazione e pubblicato sul settimanale nazionale cattolico bangladese Pratibeshi. Lo riferisce l'Agenzia Fides.

Solidarietà verso il prossimo

Nella importante festività islamica i fedeli musulmani di tutto il mondo macellano un animale - una capra, una pecora, una mucca o un cammello - per ricordare e riflettere sulla storia profeta Ibrahim (Abramo) di sacrificare suo figlio, per amore di Dio. L鈥檃rcivescovo Hawlader afferma che tutti credenti apprezzano e sono chiamati a 鈥渦no spirito contrito di sacrificio verso Dio鈥 , che si esprime anche nella solidarietà verso il prossimo, come avviene in occasione dell鈥橢id-ul-Azha. "Il Signore - ha scritto nel messaggio- può vedere i cuori e il comportamento di ognuno di noi. Egli vuole che le persone sacrifichino e mettano da parte l'invidia, il conflitto e la discriminazione e creino una società fatta di buone relazioni e di fratellanza. Al giorno d'oggi, questo tipo di sacrificio è richiesto alle persone di fede indù, musulmana, cristiana e buddista. Se questo accadrà, lo spirito e il significato dell' Eid-ul-Azha sarà quello di compiere un continuo sacrificio e auto-purificazione鈥.

Condividere la gioia delle festa 

Lo spirito di fraternità e di benedizione reciproca permea la celebrazione della festa in Bangladesh, Paese a larga maggioranza musulmana, e si esprime con gesti di vicinanza e fraternità tra fedeli cristiani e musulmani. Molti di questi ultimi invitano amici cristiani e di altre fedi a condividere la gioia, contribuendo a creare un rapporto di fratellanza. È quanto accade anche, a parti invertite, in occasione di solennità come il Natale o la domenica di Pasqua, quando sono i credenti in Cristo a invitare gli amici di fede musulmana nelle loro case. In tutte queste occasioni si scambiano gli auguri reciprocamente e si partecipa all鈥檃fflato spirituale del prossimo.

Rafforzare le reciproche relazioni

Negli ultimi anni la Chiesa cattolica in Bangladesh, nell'ottica di rafforzare le relazioni islamo-cristiane, ha promosso la lettura comune, la riflessione, il confronto su documenti come l鈥檈nciclica Fratelli tutti di Papa Francesco e il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, noto anche come 鈥淒ichiarazione di Abu Dhabi鈥, trovando terreno fertile in capi religiosi musulmani e tra i responsabili di importanti istituzioni islamiche, che hanno apprezzato profondamente quei testi. L鈥 atteggiamento di ricerca di armonia e collaborazione si riflette anche nelle relazioni tra la gente comune: 鈥淎ndrò a casa del mio amico musulmano Farhad Hossain che mi ha invitato. Trasmetterò i saluti egli auguri per l'Eid-ul-Azha a lui e a tutti i suoi familiari. Condivideremo momenti di festa, in semplicità e fraternità, ascolteremo musica e gusteremo cibo delizioso. Con lui è come stare in famiglia鈥, racconta a Fides il cattolico Subash Gomes, operatore di una Ong a Dhaka. A sua volta Gomes ha invitato a casa sua l'amico Farhad Hossain per Natale e a Pasqua, condividendo la gioia spirituale e materiale per quelle feste: sono piccoli ma significativi gesti che aiutano a creare una clima di fratellanza tra persone di fede diversa in una società pluralistica. 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

28 giugno 2023, 14:45