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Un seggio ad Abidjan Un seggio ad Abidjan 

Presidenziali in Costa d'Avorio tra il timore di scontri

Aperte oggi le urne, mentre si cerca si scongiurare una crisi come quella del 2010. Trenta infatti le persone uccise dallo scorso agosto per protestare contro la candidatura di Ouattara ad un terzo mandato

Michele Raviart 鈥 Città del Vaticano

Costa d'Avorio oggi al voto per scegliere il nuovo presidente. La sfida è tra il presidente uscente Alassane Outtara, che si è candidato per un contestato terzo mandato e l鈥檕pposizione, principalmente rappresentata dall鈥檈x presidente Henri Konan Bedie e dall鈥檈x primo ministro Affi n鈥橤uessan. Da quando, lo scorso agosto, Ouattara ha annunciato a sorpresa la sua candidatura almeno 30 persone sono rimaste uccise nelle proteste. La costituzione della Costa d鈥橝vorio, infatti, prevede un limite di due mandati, ma l鈥檃dozione di un nuovo testo nel 2016, secondo il presidente in carica, farebbe ripartire da zero il calcolo delle legislature.

Attaccato il segretario del presidente

L鈥檕pposizione, che non ha fatto campagna elettorale per protesta, ha invitato alla 鈥渄isobbedienza civile鈥 e non sono mancati attacchi diretti ad esponenti politici. A un centinaio di chilometri dalla capitale economica del Paese Abidjan, il convoglio su cui viaggiava il segretario generale della presidenza Patrick Achi è stato assaltato da un gruppo di uomini armati di mitragliatrice. Achi è rimasto illeso, ma la gente teme che possa verificarsi una nuova crisi come quella seguita alle presidenziali del 2010, quando per la mancata accettazione dei risultati elettorali morirono tremila persone per gli scontri tra i sostenitori dell鈥檃llora presidente Laurent Gbagbo e lo stesso Ouattara.

L'ex presidente Gbagbo: si rischia la catastrofe

Gbagbo, che fu arrestato nel 2011, si trova ora in Belgio per rispondere alla Corte penale internazionale dell鈥橝ia che lo ha accusato di crimini di guerra per gli eventi del 2010-11. Mai intervenuto pubblicamente dal momento dell鈥檃rresto, lo ha fatto ieri dalla tv francofona Tv5monde, lanciando un appello al dialogo per scongiurare una 鈥渃atastrofe鈥 nel Paese. L鈥檈x presidente, a cui è stato ritirato il passaporto ivoriani, ha ancora dei sostenitori in Costa d鈥橝vorio e si era proposto per una nuova candidatura, rifiutata dalle autorità.

In fuga da Abidjan

Intanto fonti locali riferiscono di preoccupazioni crescenti tra la popolazione. Ad Abidjan molte persone stanno pensando di lasciare la città per non ritrovarsi nella stessa situazione del 2010. Decine le persone avvistate in fila nella stazione dei bus che collega Abidjan con l鈥檌nterno del Paese. La gente ha paura e si temono scontri, spiega a SA国际传媒 il professor Celestin Gnonzion, docente di comunicazione all'università statale e all'università cattolica di Abidjan. I cittadini sono andati nei supermercati a fare scorte di cibo perchè pensano ci saranno nuovi scontri, sottolinea, e nel giorno del voto la città era vuota come in un giorno festivo. Sebbene la Costa d'Avorio sia considerata un Paese dalla forte crescita economica, aggiunge, questo benessere non si percepisce nella vita del cittadino ordinario e la povertà rimane diffusa.

Ascolta l'intervista integrale a Celestin Gnonzion

Ultimo aggiornamento 31/10/20 alle ore 13.00

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30 ottobre 2020, 12:49