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鈥淔atali sorti鈥� si legge nel comunicato finale e l鈥檈spressione racconta bene la 鈥減rofonda preoccupazione鈥� nutrita per le conseguenze che la crisi mediorientale potrebbe causare. Dopo i giorni del Sinodo armeno cattolico, celebrato a Roma tra il 26 e il 29 febbraio scorsi, i vescovi hanno emesso una nota affermando di aver lavorato per offrire 鈥渞isposte concrete e unitarie alle sfide鈥� generate dalla crisi in Terra Santa.

Le decisioni per la diaspora

Il comunicato elenca anche la serie di provvedimenti adottati nel corso della riunione sinodale, a partire dall鈥檌mpulso per il settore della formazione, 鈥渋ncludendo e coinvolgendo鈥� nel processo 鈥渟oprattutto anche i fedeli laici鈥� per ravvivare assieme a loro 鈥渓a Chiesa Armena Cattolica e le sue istituzioni鈥�. Tra le altre decisioni figura quella riguardante la diaspora, che mira a creare all鈥檌nterno dei Paesi dove vi siano comunità armene delle 鈥渁deguate strutture ecclesiastiche e giuridiche, per meglio venire incontro鈥� alle loro 鈥渆sigenze spirituali ed educative鈥�. E qui la nota riferisce dell鈥檈lezione dei pastori e dei responsabili di queste nuove strutture, 鈥渁lcuni hanno già ricevuto il consenso da parte della Santa Sede鈥�, mentre per altri è in corso il processo di approvazione鈥�.

Altri punti esprimono la gioia per l鈥檜dienza del Patriarcato armeno cattolico con il Papa nei giorni dei lavori a Roma e per la solennità del 27 febbraio, quando molti fedeli armeni e non solo hanno preso parte alle celebrazioni per San Gregorio di Narek. La prossima riunione, conclude la nota, è stata fissata dal 7 all鈥�11 ottobre 2025.