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Monsignor Guglielmo Giaquinta ai tempi in cui era vescovo di Tivoli durante la visita di Giovanni Paolo II alla Mentorella nel 1978 Monsignor Guglielmo Giaquinta ai tempi in cui era vescovo di Tivoli durante la visita di Giovanni Paolo II alla Mentorella nel 1978 

Ricordato a Roma Guglielmo Giaquinta, fondatore del Movimento Pro Sanctitate

Nella parrocchia di Santa Maria ai Monti, ieri, un pomeriggio dedicato al servo di Dio che ha proposto il concetto di santit脿 come impegno di vita. Il cardinale Angelo De Donatis ha presieduto una liturgia eucaristica e ha benedetto una stele che commemora il presule vissuto nel secolo scorso. A precedere la Messa un dialogo a pi霉 voci sulla sua figura

Tiziana Campisi 鈥 Città del Vaticano

鈥淟a chiamata universale alla santità altro non è che la piena coscienza, consapevolezza, dell鈥檌mmenso dono unico e personale che abbiamo ricevuto nel battesimo鈥: questo comprese Guglielmo Giaquinta negli anni in cui fu vice parroco della parrocchia romana di Santa Maria ai Monti. Lo ha evidenziato ieri sera il cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, che nella stessa parrocchia ha celebrato una Messa per ricordare il fondatore del Movimento Pro Sanctitate, sacerdote che ricoprì diversi incarichi nella capitale e che fu poi vescovo di Tivoli, vissuto nel secolo scorso.

Nella sua omelia, il porporato ha ricordato che il servo di Dio definiva il battesimo 鈥渓a grande polveriera della santità鈥, spiegando che 鈥渋l battesimo contiene in sé tutte le 鈥榤unizioni鈥, ovvero contiene in sé i doni di grazia per fare esplodere la fede鈥 e 鈥渓a gioia della conformazione a Cristo Redentore鈥. 鈥淐hiedeva di fare dell'amore il motore della storia, sapendo che la fraternità poggia sull'unicità della grazia di Cristo che ci unifica鈥 ha detto poi di monsignor Giaquinta il cardinale De Donatis che ha infine invitato quanti ne seguono le orme 鈥渁 tenere sempre vivo e bruciante il carisma Pro Sanctitate鈥, 鈥渁d avere il coraggio della 鈥榬ivoluzione dell'amore鈥欌 e a farsi 鈥渧eri samaritani, convinti che la fraternità in Cristo supera ogni barriera di lingua, popolo o religione鈥.

Il cardinale De Donatis mentre tiene l'omelia
Il cardinale De Donatis mentre tiene l'omelia

Una stele in memoria di monsignor Giaquinta

Al termine della celebrazione il vicario del Papa per la diocesi di Roma ha benedetto una stele in acciaio, ideata da Emanuela Vinciguerra, dedicata a monsignor Giaquinta, dal 2016 sepolto nella chiesa di Santa Maria ai Monti, nella quale è impressa una celebre frase del servo di Dio: 鈥淚l santo è il capolavoro di Dio e degli uomini鈥. L鈥檕pera ha la forma, stilizzata, di una mandorla, che nell鈥檌conografia cristiana richiama la figura di Maria, Madre di Gesù, alla quale Giaquinta era particolarmente legato.

A precedere la liturgia il dialogo a più voci 鈥淕uglielmo Giaquinta, sacerdote per la santità鈥 promosso dalla postulazione della causa di beatificazione del fondatore del Movimento Pro Sanctitate. All鈥檈vento, moderato dalla professoressa Cristina Parasiliti, docente di teologia alla Pontificia Università San Tommaso d鈥橝quino, sono intervenuti il parroco della parrocchia Santa Maria ai Monti, monsignor Francesco Pesce, il decano della Pontificia Facoltà Teologica dell鈥橧talia Meridionale, don Francesco Asti, e monsignor Tarcisio Camilleri, primo fratello generale dell'Istituto degli Apostolici Sodales, i sacerdoti che vivono il loro ministero secondo la spiritualità di Giaquinta, che hanno messo in luce il percorso interiore che ha portato il servo di Dio a diventare apostolo della chiamata universale alla santità.

La stele a ricordo di Guglielmo Giaquinta
La stele a ricordo di Guglielmo Giaquinta

La storia del Movimento Pro Sanctitate e il suo fondatore

Di origini siciliane, Guglielmo Giaquinta si trasferisce a Roma con la famiglia nel 1925. Ordinato sacerdote il 18 marzo 1939 e nominato qualche mese dopo vice parroco di Santa Maria ai Monti, dedica molto tempo alla direzione spirituale e alle confessioni e si occupa anche della formazione delle giovani dell鈥橝zione Cattolica. Le diverse attività pastorali che lo impegnano gli fanno comprendere che la santità è il desiderio di Dio per ogni persona che Dio stesso mette nel cuore dell鈥檜omo e avvertire la necessità di proporre il concetto di santità come impegno di vita e risposta alle esigenze dell鈥檜manità.

Nel 1947 nasce il primo gruppo di persone che cominciano a dedicarsi all鈥檃postolato della vita spirituale. Due anni dopo don Guglielmo diviene rettore della Chiesa Madonna di Loreto al Foro Traiano, che diventerà la sede delle iniziative del nascente Movimento Pro Sanctitate. Negli anni il Movimento di don Giaquinta cresce dando vita a diverse realtà impegnate nella promozione della santificazione universale. Ordinato vescovo di Tivoli nel 1968, monsignor Giaquinta si spende con passione per la diocesi continuando a seguire il Movimento da lui fondato. Lascia la diocesi nel 1987 lascia a causa delle sue condizioni di salute e muore il 15 giugno 1994. Dieci anni dopo è iniziata la causa per la beatificazione, la fase diocesana si è chiusa il 12 febbraio 2021.

I relatori del dialogo 鈥淕uglielmo Giaquinta, sacerdote per la santità鈥
I relatori del dialogo 鈥淕uglielmo Giaquinta, sacerdote per la santità鈥

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19 marzo 2023, 10:09