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Il cardinale Kurt Koch Il cardinale Kurt Koch 

Celebrato il sesto anniversario dell鈥檌ncontro tra Francesco e Kirill

Su L鈥橭sservatore Romano la cronaca degli interventi celebrativi dello storico evento del 2016. Quest鈥檃nno la riflessione, con la partecipazione del cardinale Koch, dedicata al 鈥渞uolo dei santuari e dei pellegrinaggi nel dialogo ortodosso-cattolico鈥

di Jaromír Zádrapa*

Ogni anno il Pontificio Consiglio per la promozione dell鈥檜nità dei cristiani, in collaborazione con il Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, ricorda l鈥檃nniversario dello storico incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill, avvenuto a L鈥橝vana, a Cuba, il 12 febbraio 2016.

Le celebrazioni, che comprendono sempre un momento di preghiera, un intermezzo musicale e un momento di riflessione, si tengono ogni volta in un luogo diverso. I temi scelti s鈥檌spirano alla Dichiarazione congiunta di Papa Francesco e del Patriarca Kirill. Tra quelli trattati finora, figurano: 鈥淚l dialogo prosegue鈥 (Friburgo, Svizzera, 2017); 鈥淚 cristiani perseguitati in Medio Oriente鈥 (Vienna, 2018); 鈥淟a morte e il morire in una società tecnologica: tra biomedicina e spiritualità鈥 (Mosca, 2019); 鈥淚 santi 鈥 segni e semi dell鈥檜nità鈥 (Roma, 2020). Nel 2021, a causa della situazione sanitaria, la celebrazione si è svolta online sul tema: 鈥淐hiesa e pandemia: sfide e prospettive鈥.

Quest鈥檃nno, per commemorare il sesto anniversario dell鈥檌ncontro de L鈥橝vana, il Centro ortodosso spirituale e culturale russo sul Quai Branly a Parigi ha ospitato, il 12 febbraio, una tavola rotonda incentrata sul tema: 鈥淚l ruolo dei santuari e dei pellegrinaggi nel dialogo ortodosso-cattolico鈥.

All鈥檈vento sono intervenuti, da parte cattolica, il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell鈥檜nità dei cristiani, e monsignor Patrick Chauvet, rettore-arciprete della cattedrale parigina di Notre-Dame e, da parte ortodossa russa, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, e il metropolita Anthonij, esarca dell鈥橢uropa occidentale del Patriarcato di Mosca (con sede a Parigi).

È stato ribadito il ruolo chiave rivestito dal pellegrinaggio e dal culto dei santuari comuni nello sviluppo delle relazioni tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica. Di fatti, le visite regolari dei pellegrini ortodossi ai santuari cattolici hanno contribuito a ripristinare la loro venerazione anche tra le comunità cattoliche locali.

Le due delegazioni, come pellegrinaggio comune, hanno deciso di venerare insieme la reliquia della santa Corona di spine, che è stata portata appositamente per questa occasione dal museo del Louvre, dove è custodita dal momento dell鈥檌ncendio della cattedrale di Notre-Dame. La celebrazione dedicata alla venerazione della reliquia si è tenuta nella chiesa di Saint-Germain-l鈥橝uxerrois. Alle due delegazioni si sono uniti anche l鈥檃rcivescovo Georges Pontier, amministratore apostolico dell鈥檃rcidiocesi di Parigi, e monsignor Patrick Chauvet, amministratore della parrocchia di Saint-Germain-l鈥橝uxerrois 鈥 i quali hanno riservato ai partecipanti una calorosa accoglienza 鈥, l鈥檃rcivescovo Celestino Migliore, nunzio apostolico in Francia, e padre Jérôme Bascoul, vicario episcopale per l鈥檈cumenismo.

In tale circostanza, il metropolita Hilarion ha affermato: «Essendo una delle principali reliquie della passione di Cristo, la corona orienta il nostro sguardo spirituale verso la sofferenza del Salvatore del mondo. Nel ricordare gli sputi e la flagellazione, la falsa veste che Cristo fu costretto a indossare e la corona di spine, accettati per la nostra salvezza, siamo chiamati a pregare per le tante membra del Corpo di Cristo che è la Chiesa, che oggi soffrono in varie parti del mondo».

Nel suo discorso il cardinale Koch ha espresso il desiderio «che il nostro comune pellegrinaggio alla santa Corona di spine riaccenda la nostra speranza di ricevere, alla fine del nostro pellegrinaggio terreno, questa 鈥渃orona di vita promessa a coloro che amano Dio鈥 [...] Possa essa rafforzare la nostra convinzione che, proprio avvicinandoci a Cristo, ci avvicineremo gli uni agli altri, sostenuti dalle preghiere di tutti i santi e i martiri delle nostre Chiese, i quali sono già uniti dalla loro sofferenza nel nome di Cristo e portano anche la 鈥渃orona di giustizia鈥 (2 Timoteo 4, 8)».

La delegazione del Patriarcato di Mosca era composta dal metropolita Hilarion, dal metropolita Antonij, dall鈥檃rchimandrita Filaret (Bulekov), vice presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, dallo ieromonaco Stefan (Igumnov), segretario per le relazioni tra i cristiani, e da Ivan Nikolaev, officiale del Dipartimento.

La delegazione del Pontificio Consiglio era guidata dal cardinale Koch, accompagnato da chi scrive e da padre Hyacinthe Destivelle, domenicano, officiali della Sezione orientale del Dicastero.

Il pellegrinaggio alla santa Corona di spine è stato il momento conclusivo del sesto anniversario dell鈥檌ncontro de L鈥橝vana tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill, un momento profondamente significativo e carico di speranza, che ha impartito un rinnovato impulso al cammino intrapreso verso la piena comunione. La Corona, intrecciata dai soldati e posta per scherno sul capo di Cristo, unisce i cristiani nella loro comune fede, ricordandoci quanto sostenuto dall鈥檃postolo Pietro: «Dalle sue piaghe siete stati guariti» (1 Pietro 2, 24). La Corona unisce i cristiani nell鈥檃dorazione dell鈥檜nico Signore e Salvatore che, nell鈥檕ra della sua Passione, pregò affinché «tutti siano una sola cosa» (Giovanni 17, 21).

*Officiale della Sezione orientale del Pontificio Consiglio per la promozione dell鈥檜nità dei cristiani

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15 febbraio 2022, 16:02