SA国际传媒

Tiziana Campisi - Città del Vaticano

In un messaggio il cardinale Jean Pierre Kutwa, arcivescovo di Abidjan, in Costa d鈥橝vorio, esprime preoccupazione per quanto sta accadendo nel Paese a due mesi dalle elezioni presidenziali. 鈥淟a vita socio-politica sta giungendo ad una svolta pericolosa鈥� afferma il porporato che denuncia la radicalizzazione delle posizioni delle fazioni politiche in campo, accentuatesi dopo la ricandidatura del presidente Alassane Ouattara, in corsa per il terzo mandato, e sfociate in violenti scontri. A sfidare Ouattara è l鈥檕ttantaseienne Henri Konan Bédié, presidente del Partito Democratico della Costa d鈥橝vorio (Pdci), già capo dello Stato dal 鈥�93 al 鈥�99, mentre 鈥淓nsemble pour la démocratie et la souveraineté鈥� (Eds) ha presentato alla Commissione elettorale indipendente (Cei) la candidatura dell鈥檈x presidente Laurent Gbagbo, in libertà vigilata in Belgio perchè in attesa di un possibile appello davanti alla Corte penale internazionale, che lo ha assolto in primo grado dall鈥檃ccusa di crimini contro l鈥檜manità, e condannato a 20 anni di carcere nella Costa d鈥橝vorio per aver sottratto denaro, tra il 2010 e il 2011, dalla Banca Centrale degli Stati dell鈥橝frica occidentale.

Kutwa ai leader politici: non c'è pace senza giustizia

La ricandidatura di Ouattara ha visto aspramente scontrarsi da una parte chi chiede il rispetto della Costituzione, che non prevede la possibilità di tre mandati consecutivi, e dall鈥檃ltra chi si è schierato con il presidente che non ritiene di violare la legge essendo la nuova Costituzione in vigore dal 2016 mentre i suoi due mandati sono precedenti. Il cardinale Kutwa definisce 鈥渧iolenze inaccettabili鈥� quelle di quanti, armati di mazze, pietre, machete e armi da fuoco, si sono resi colpevoli di veri e propri massacri. Addolorato per gli scontri che hanno provocato morti, feriti e ingenti danni materiali, il porporato invita alla non violenza, al dialogo e al rispetto del diritto e delle leggi, 鈥渢utte cose senza le quali non si può costruire uno Stato moderno e pacifico鈥�. 鈥淣on si dirà mai abbastanza che non c鈥�è pace senza giustizia e non c'è giustizia senza perdono - rimarca l鈥檃rcivescovo di Abidjan -. Questo è ciò che voglio ricordare a coloro che hanno tra le mani il destino delle nostre popolazioni, affinché si lascino sempre guidare nelle scelte serie e difficili che devono compiere dalla luce del vero bene dell鈥檜omo, nella prospettiva del bene comune鈥�.

Porre fine alla violenza e cercare soluzioni

Il cardinale Kutwa lancia anche un appello alla coscienza individuale e collettiva affinché si ponga fine alla violenza e si faccia spazio al dialogo. 鈥淟a riconciliazione è, lo crediamo tutti, l鈥檃tto che, dopo una crisi, consente agli antagonisti di unirsi e ricominciare da capo鈥� aggiunge il porporato che ritiene deleterio l鈥檃ttuale clima socio-politico e invita ad una interpretazione univoca della Costituzione, sulla base della corretta esegesi dei testi, non lasciata a correnti politiche. Quindi l鈥檃rcivescovo di Abidjan esorta tutti ad impegnarsi nella 鈥渞icerca di soluzioni a questa crisi, che non fa ben sperare per un domani migliore鈥�.

Occorre il rispetto dei diritti umani e delle leggi

Il porporato richiama inoltre la legge fondamentale del Paese che si apre con il riconoscimento dei diritti, delle libertà e dei doveri da parte dello Stato e osserva che gli eventi di questi giorni lasciano intravedere quanto da fare ci sia per ricordare a tutti i diritti, le libertà e i doveri degli individui e della collettività. 鈥�É mia profonda convinzione - prosegue il cardinale Kutwa - che il rispetto della legge è più importante e onora più della vittoria in un鈥檈lezione 鈥� Possiamo noi, in uno spirito civico e di concertazione, dare alla legge tutta la sua forza affinché ci aiuti a vivere nella giustizia, nella riconciliazione e nella pace, in vista di un鈥檕rganizzazione consensuale delle elezioni senza violenza鈥�.

L'appello al presidente: garantire Costituzione e unità 

Infine il porporato scrive: 鈥淣on posso che rivolgermi con rispetto al presidente della Repubblica, capo dello Stato, la cui candidatura per queste prossime elezioni non è, a mio modesto parere, necessaria. Il suo dovere sovrano di garantire la Costituzione e l鈥檜nità nazionale richiede il suo coraggioso coinvolgimento, al fine di riportare la calma nel Paese鈥�. Quindi il cardinale Kutwa assicura la sua preghiera perché 鈥渃iascuno, nell鈥檈sercizio delle proprie responsabilità, abbia la saggezza di compiere tutto nel rigoroso rispetto delle leggi (鈥�) in particolare per quanto riguarda il rispetto del diritto alla vita鈥�. 鈥淨ualsiasi ingiustizia, in qualunque forma si presenti, causerà disordine 鈥� conclude il porporato -. Solo la giustizia che riconosce a ciascuno i propri suoi diritti e doveri ci porterà la pace鈥�.