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I vescovi ivoriani si sono schierati contro l'aborto e la procreazione medicalmente assistita I vescovi ivoriani si sono schierati contro l'aborto e la procreazione medicalmente assistita 

Costa d鈥橝vorio, no dei vescovi a legge su salute sessuale

La presa di posizione dei vescovi del paese africano per contrastare un disegno di legge che il Governo si appresta a presentare il Parlamento

Lisa Zengarini 鈥 Città del Vaticano

I vescovi della Costa d鈥橝vorio scendono in campo contro il nuovo disegno di legge sulla salute sessuale e riproduttiva che il Governo si appresta a presentare al Parlamento. Il provvedimento era stato annunciato il 30 novembre scorso dal ministro della Sanità e dell鈥橧giene Pubblica, Raymonde Goudou Coffie. Il suo obiettivo 鈥 aveva spiegato l鈥檈sponente del Governo 鈥 è di contrastare il fenomeno delle gravidanze non desiderate, soprattutto tra le adolescenti, e di consentire agli ivoriani di 鈥渃ontrollare la loro sessualità鈥.

Un provvedimento 鈥渃ontrario alla legge naturale e alla fede cristiana鈥

Per i vescovi si tratta di un provvedimento 鈥渃ontrario alla legge naturale e alla fede cristiana鈥, perché promuove 鈥渓a cultura della morte contro quella della vita鈥. Essa è il frutto delle pressioni dei Paesi donatori per 鈥渃ostringere quelli in via di sviluppo ad accettare pratiche secolarizzate in materia di sessualità umana, vita, famiglia in cambio dei loro aiuti鈥. È quanto ha dichiarato il 6 luglio in una conferenza stampa ad Abibjan mons. Antoine Koné, presidente della Commissione episcopale per la dottrina della fede, che ha illustrato la posizione della Chiesa sulla legge. Secondo i vescovi ivoriani essa vuole promuovere la diffusione dei contraccettivi, legalizzare l'aborto (che in Costa d鈥橝vorio è un reato perseguibile con 5 anni di carcere), la Procreazione Medicalmente Assistita, in contrasto con l鈥檌nsegnamento della Chiesa sulla sacralità della vita umana dal concepimento alla morte naturale.

No al libero accesso ai contraccettivi

Il presule ha messo in guardia contro il libero accesso ai metodi contraccettivi, anche per i minori, contemplato dal disegno di legge: il rischio è di incentivare il 鈥渓ibertinaggio sessuale鈥 e la deresponsabilizzazione della sessualità, ma anche di 鈥渇ornire un鈥檃rma per politicizzare la pianificazione delle nascite鈥.

No all'aborto

I vescovi ivoriani ribadiscono poi la ferma opposizione della Chiesa all鈥檌nterruzione volontaria della gravidanza: "Ribadiamo con forza che mai, per nessun motivo, l鈥檃borto può essere usato da una famiglia o da un鈥檃utorità politica come mezzo legittimo per il controllo delle nascite".

No alla Procreazione Medicalmente Assistita

Pur cosciente delle sofferenze delle coppie che non riescono a concepire un figlio, essa resta contraria alla legalizzazione della Procreazione Medicalmente Assistita, che ancora non è regolamentata in Costa d鈥橝vorio. "Ciò che è tecnicamente possibile non è moralmente ammissibile", ha ammonito mons. Koné. 鈥淧er altro verso 鈥 ha aggiunto - essa considera lecite tutte quelle tecniche che mirano ad eliminare gli ostacoli alla fecondità naturale鈥.

Ogni essere umano è un soggetto di diritti

Alla luce di queste considerazioni mons. Koné si è appellato al Governo, ai parlamentari, al personale medico, ai leader religiosi e ai fedeli, ricordando in conclusione che 鈥渙gni essere umano è un soggetto di diritti e doveri鈥 e che 鈥渋l primo diritto fondamentale è quello alla vita鈥.

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09 luglio 2018, 10:30