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Enrico Petrillo: tutti vedono la bellezza di Chiara

A SA国际传媒 l鈥檌ntervista di Enrico Petrillo, marito di Chiara Corbella, dopo la pubblicazione dell鈥檈ditto da parte della diocesi di Roma che apre la strada per la sua beatificazione.

Benedetta Capelli 鈥 Città del Vaticano

鈥淯na freccia capace di fare sempre centro鈥. Enrico Petrillo (Ascolta la sua intervista integrale) racconta così il cammino di santità di Chiara Corbella, la sua giovane moglie scomparsa a 28 anni a causa di un tumore scoperto quando era al quinto mese di gravidanza. Chiara ed Enrico scelgono di andare avanti e Francesco nascerà, il 30 maggio 2011, sano e senza problemi. La maternità della ragazza romana arriva dopo la morte di due altri figli: Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni, volati in cielo a poche ore dalla nascita. 

Si apre il processo di beatificazione

Porta la data del 2 luglio, l'editto del Vicariato di Roma che apre il processo di beatificazione di Chiara Corbella Petrillo, 鈥渓aica e madre di famiglia, sposa e madre di grande fede in Dio鈥. 鈥淟a sua oblazione 鈥 si legge - rimane come faro di luce della speranza, testimonianza della fede in Dio, Autore della vita, esempio dell鈥檃more più grande della paura e della morte鈥. Il postulatore della sua causa di beatificazione, padre Romano Gambalunga, ricorda a SA国际传媒 che 鈥渓a cosa molto bella della vicenda di Chiara Corbella Petrillo è che la sua santità è veramente un鈥檈sperienza di Chiesa e di questo abbiamo molto bisogno oggi鈥. 

鈥淐hiara ha fatto centro鈥

Enrico Petrillo spiega in questa intervista la sua gioia per questo nuovo passo verso la beatificazione di Chiara:

R. 鈥 Sono felice che Chiara sia un dono, non solo per me ma per tanti. Ed è bello vedere che le intuizioni che avevi nel cuore, alla fine mi sembra si stiano realizzando.

Intuizioni in che senso?

R. 鈥 L鈥檃more per Chiara mi faceva vedere il suo cuore particolare, unico, e avevo l鈥檌ntuizione, soprattutto nei suoi ultimi mesi di vita, che fosse santa. Però un鈥檌ntuizione è un鈥檌ntuizione; un鈥檃ltra cosa poi è quando vedi l鈥檈ditto scritto: 鈥淐hiara, Serva di Dio鈥.

Parlando di Chiara hai più volte detto che l鈥檋ai vista morire felice. E鈥 questo che in fondo marca la differenza. Morire felici non è da tutti鈥

R. 鈥 No, non è proprio da tutti. Da come muori si può intuire come hai vissuto. Chiara muore felice perché rivede nei suoi ultimi istanti tutta la meraviglia della sua vita: come se lì quasi capisse quanta grazia, quanta bellezza è passata鈥 Apparentemente ha vissuto solo 28 anni, ma non è tanto quanto uno vive, piuttosto veramente la pienezza di quella vita vissuta. E Chiara ha avuto una vita bellissima, pienissima.

Questo stride se si pensa al fatto che avete perso due bambini che avete accompagnato alla vita eterna.

R. 鈥 E pure loro, in quella mezz鈥檕ra, hanno avuto una vita piena. Questo è un po鈥 il mistero. Noi abbiamo visto queste due creaturine andare in cielo. E loro ci hanno insegnato 鈥 a me, ma soprattutto a Chiara 鈥 ad andare in cielo. I cristiani dicono: 鈥渢i addormenti鈥, vedere come si sono addormentati è stato bello, una morte che vista così non mette paura.

Chiara è la santa di oggi. Una ragazza che affascina perché sul web ci sono tantissime condivisioni della sua storia, soprattutto da parte di tanti giovani. Come ti spieghi questa bellezza di Chiara, questo amore che tanti hanno per lei, e che sembra un fiume in piena che non si arresta鈥

R. 鈥 Sì, è veramente un fiume in piena, pieno di amore! Vedono in Chiara una sorella, un鈥檃mica, che ha saputo fare le scelte giuste. E quindi, come io intuivo qualcosa, credo che un po鈥 tutto il mondo faccia lo stesso guardando Chiara. Non è importante capire tutto nella vita, ma se ti lasci amare, poi le cose si spiegheranno dopo, e forse non ce ne sarà neanche bisogno. Chiara affascina i giovani perché è una ragazza che ha faticato a trovare la sua vocazione e poi ha fatto il suo centro.

C鈥è questa frase di Chiara, nel testamento che lei scrive a vostro figlio Francesco, nella quale si intravede come sia possibile leggere la sua storia alla luce dell鈥檃more, alla luce dell鈥檃more di Dio, dell鈥檃more per te, dell鈥檃more per la famiglia, per la Chiesa. E dice: 鈥淧er quel poco che ho capito in questi anni, posso solo dirti che l鈥檃more è il centro della nostra vita, perché nasciamo da un atto di amore, viviamo per amare e per essere amati, e moriamo per conoscere l鈥檃more vero di Dio鈥濃

R. 鈥 Noi ci innamoriamo di Dio già qui sulla terra. Qui possiamo fare esperienza di Lui. E questa esperienza è la stessa che vivremo dopo. Non è di un鈥檃ltra natura l鈥檃more. L鈥檃more ha lo stesso sapore, solo che di là sarà 鈥 immagino 鈥 bello, pieno, 鈥減erfetto鈥. Conoscere l鈥檃more vero di Dio, come dice Chiara, è una bellezza, una gioia, solo se però hai iniziato a conoscerlo qua.

Con l鈥檈ditto, c鈥è la possibilità di segnalare al Tribunale diocesano del Vicariato di Roma dei segni particolari legati a Chiara鈥

R. 鈥 Sì, in realtà cose molto grandi e inerenti alla causa di beatificazione, non ce ne sono. Quello che posso testimoniare sono una miriade di conversioni, tante bambine che si chiamano Chiara. Una meraviglia così: un popolo che, come dicevamo all鈥檌nizio, è un fiume in piena. Questa è quella che si chiama 鈥渇ama di santità鈥: un pellegrinaggio continuo alla tomba. Ed è un miracolo perché io non ho chiamato nessuno.

E鈥 il profumo di Chiara che prima ha inondato la città di Roma e poi, piano piano, il mondo: lo testimoniano anche i libri che sono stati tradotti in dieci lingue diverse. Proprio c鈥檈ra bisogno di Chiara!

R. 鈥 Sembrerebbe di sì: che Chiaretta in cielo era necessaria! Tutta questa fama di santità è per me consolazione, proprio perché penso che in un certo senso era veramente necessario. E in cielo sta facendo tanto bene. Questa freccia l鈥檃bbiamo scoccata insieme, no? E quindi la sua gioia è la mia.

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Chiara Corbella cammina verso la santit脿
21 luglio 2018, 13:17