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Campo di concentramento nazista Campo di concentramento nazista 

脠 beato Teresio Olivelli: martire nel lager nazista di Hersbruck

La cerimonia questa mattina nel Palasport di Vigevano, in provincia di Pavia. In rappresentanza del Papa, il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, card. Angelo Amato il quale ha affermato che 鈥渁ncora oggi nel mondo ci sono 215 milioni di cristiani che soffrono persecuzione e morte"

Roberta Barbi 鈥 Città del Vaticano

I 鈥渇igli del tuono鈥: così Gesù chiamava gli apostoli Giacomo e Giovanni per il loro carattere forte e irruento; i modelli perfetti per Teresio Olivelli, che spesso scherzava sul fatto di essere stato battezzato nella parrocchia di San Giacomo e perciò doveva essere un 鈥渇iglio del tuono鈥 pure lui. E lo era, in tutto quello che faceva: nel lavoro da assistente a giurisprudenza all鈥檜niversità di Torino, nel servizio che svolgeva al Cottolengo, fino alla decisione di arruolarsi, perché non sopportava che al sacrificio estremo della vita fossero destinati solo i più poveri. Una testimonianza cristiana costante che lo porterà fino al martirio, come ricorda il cardinale Amato:

鈥淧arlare di Teresio Olivelli è parlare di un giovane entusiasta della propria fede e amante della propria patria. Se l'Italia gli ha conferito la medaglia d'oro al merito di guerra, la Chiesa lo ha riconosciuto martire eroico nell'esercizio delle virtù della fede, della speranza e della carità鈥.

Aderì al fascismo finché non si rese conto che questo non poteva costruire la società coerente con il Vangelo che sognava, non con la guerra e con i morti. In seguito fu nella resistenza senza essere della resistenza, fedele solo alla parola di Gesù: 鈥淐hi vuol venire dietro a me prenda la sua croce e mi segua鈥. Andò in guerra, sì, ma con un cuore di pace che lo spingeva non dove era il successo, ma dove risiedeva il fallimento; le sue armi, pur nel conflitto, furono sempre l鈥檃more per il prossimo e il sacrificio di sé: per questo si adoperava per soccorrere i commilitoni fratelli e per diffondere, sempre, i valori della misericordia, del perdono, della libertà e della giustizia, saldamente ancorati a una fede solidissima:

鈥淟a fede del nostro Beato era alimentata dalla preghiera e dall'eucaristia. Durante la guerra sul fronte russo o nella prigionia dei campi di concentramento colpiva la genuinità della sua fede, semplice, convinta, manifestata con le parole e soprattutto con le opere: incoraggiava, sosteneva, consolava, confortava. Pregava e faceva pregare. Nella dolorosa ritirata dalla Russia i soldati trovavano accoglienza e conforto religioso in Teresio. Amava Dio, amava la Chiesa, amava il Papa, amava gli altri con quella carità evangelica insegnataci da Gesù: amare il prossimo come se stessi. La carità era il tessuto della sua vita鈥.

Ribelle, sempre e comunque, ma per amore, mentre tutto intorno a lui era odio e violenza; ribelle come ogni buon cristiano che porta avanti quella rivoluzione morale nel mondo che innalza il Signore e che, qualche volta, spinge fino al martirio. 鈥淣ella tortura serra le nostre labbra 鈥 spezzaci, non lasciarci piegare 鈥 se cadremo fa鈥 che il nostro sangue si unisca al tuo innocente e a quello dei nostri morti a crescere al mondo giustizia e carità鈥. Così scriveva nella preghiera 鈥淔acci liberi鈥 e così percorreva il suo cammino verso il martirio che si compì nel campo di sterminio nazista di Hersbruck nel 1945. Non riuscì a vedere la fine di quella Seconda Guerra Mondiale che illuminò con la sua luce di santità; una santità che non è riservata solo ai consacrati, perché la salvezza è di tutti, come conclude il porporato:

鈥淣on tutti i Santi sono sacerdoti o religiosi. Il battesimo è la porta che ci immette nella vita di Dio, carità e misericordia senza confini. Il Beato Teresio Olivelli fece del suo battesimo una sorgente di energia divina fatta di carità, di bontà, di dinamismo apostolico, di testimonianza eroica del Vangelo鈥.

Ascolta il servizio di Roberta Barbi

 

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03 febbraio 2018, 09:11