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Ep. 236 - Papale papale -"Anima"

Francesco,

Una volta, i discepoli di Gesù mangiavano grano, perché avevano fame; ma era sabato, e il sabato non si poteva mangiare il grano. E lo prendevano, facevano così [strofina le mani] e mangiavano il grano. E [i farisei] hanno detto: “Ma guarda cosa fanno! Chi fa questo, va contro la legge e sporca l’anima, perché non compie la legge!”. E Gesù rispose: “Non sporca l’anima quello che noi prendiamo da fuori. Sporca l’anima quello che viene da dentro, dal tuo cuore”. E credo che ci farà bene, oggi, pensare non se la mia anima è pulita o sporca, ma pensare cosa c’è nel mio cuore, cosa ho dentro, che io so di avere e nessuno lo sa. Dire la verità a noi stessi: e questo non è facile! Perché noi sempre cerchiamo di coprirci quando vediamo qualcosa che non va bene dentro di noi, no? Che non venga fuori, no? Cosa c’è nel nostro cuore: c’è amore?

Pio XII,

Bisogna offrirsi completamente a Gesù Consacrandovi a lui e vivendo tale consacrazione, voi non sarete soltanto tabernacoli vivi di Gesù, ma vi trasformerete realmente - anche se misteriosamente - in lui. Quando gli direte: ti offriamo la nostra anima, la nostra memoria, il nostro intelletto, nostra volontà, la nostra libertà; voi proclamerete: tutto quel che abbiamo è tuo e lo sottoponiamo al tuo divino volere. Quando gli direte: ti offriamo i nostri corpi, essi saranno membra di Cristo (cfr. 1 Cor. 6, 15). Quando gli direte: ti offriamo la nostra vita, voi continuerete a vivere, eppure non vivrete più voi: vivrà in voi Cristo (cfr. Gal. 2, 20). 

Oh se potessimo farvi intendere in qualche maniera il mistero della nostra trasformazione in Cristo! Chi potrà intravedere le vette, alle quali vi invita Gesù, quando vi chiede di donargli il cuore? Pare che sia egli a domandare, e invece siamo noi a ricevere dalla sua pienezza (cfr. Io. 1, 16). Se poteste provare, sia pure per qualche istante, il gaudio dell'unione perfetta con lui! Egli dà e si dà; voi gli date e con una generosità che non pone più limiti. Voi siete suoi, così come egli è vostro. I suoi influssi vitali raggiungono le profondità della vostra anima.

Benedetto XVI

Di solito, i nostri peccati sono sempre gli stessi, ma facciamo pulizia delle nostre abitazioni, delle nostre camere, almeno ogni settimana, anche se la sporcizia è sempre la stessa. Per vivere nel pulito, per ricominciare; altrimenti, forse la sporcizia non si vede, ma si accumula. Una cosa simile vale anche per l'anima, per me stesso, se non mi confesso mai, l'anima rimane trascurata e, alla fine, sono sempre contento di me e non capisco più che devo anche lavorare per essere migliore, che devo andare avanti. E questa pulizia dell'anima, che Gesù ci dà nel Sacramento della Confessione, ci aiuta ad avere una coscienza più svelta, più aperta e così anche di maturare spiritualmente e come persona umana. Quindi due cose: confessarsi è necessario soltanto in caso di un peccato grave, ma è molto utile confessarsi regolarmente per coltivare la pulizia, la bellezza dell'anima e maturare man mano nella vita.

Giovanni Paolo I,

Il totalitarismo, in politica è brutta cosa. In religione, invece, un nostro totalitarismo nel confronto di Dio va benissimo. Sta scritto: « Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte » (6). Quel « tutto » ripetuto e piegato alla pratica con tanta insistenza è davvero la bandiera del massimalismo cristiano.

 

19 agosto 2024